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Testamento Berlusconi, Marta Fascina dal procuratore: così inchioda il sedicente erede

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Si mette male  per il presunto erede dell'altrettanto presunto testamento colombiano di Silvio Berlusconi. Il procuratore della Repubblica ha ascoltato in gran segreto in una caserma della Guardia di finanza la deputata Marta Fascina, ultima compagna del fondatore di Forza Italia, destinataria di un lascito testamentario di 100 milioni. L’inchiesta, riporta il Corriere, riguarda Marco Di Nunzio, il 55enne imprenditore torinese in Colombia, noto per la lista civetta Bunga-Bunga. L'uomo è indagato per aver pubblicato "un presunto testamento del Cavaliere che in apparenza il 21 settembre 2021 davanti a un notaio di Cartagena gli aveva destinato 26 milioni, uno yacht, le ville ad Antigua nelle Antille, e soprattutto il 2% della Fininvest". Tanto che poi aveva chiesto un sequestro dei beni degli eredi Berlusconi a garanzia delle proprie pretese.

 

Di Nunzio per dimostrare che Berlusconi fosse stato in Colombia - a suo dire su un peschereccio - ha presentato vari documenti e le carte di un acquisto di quadri, due Botero, oltre a un presunto referto per un tampone Covid che il Cav avrebbe fatto in Colombia. Evidenze che non troverebbero però riscontro, riporta il quotidiano, tanto che i pm ora contestano a Di Nunzio "non più solo falso in testamento e tentata truffa, ma anche tentata estorsione ai danni dei figli di Berlusconi", alla luce delle vistose anomalie dei presunti testamenti disconosciuti da notaio e traduttore. "A ulteriore riscontro negativo alla storia del peschereccio, il procuratore Viola e la pm Roberta Amadeo hanno voluto chiedere a Fascina se ricordasse dove fosse Berlusconi il 21 settembre 2021, e se a sua conoscenza fosse mai stato in Colombia. Fascina lo ha escluso, e su quel giorno ha documentato (attraverso copie di una agenda) dove fosse e cosa abbia fatto Berlusconi", si legge nella ricostruzione. 

 

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