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Ferragni, il video di scuse e quella strana somiglianza...

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Capelli legati, lacrime trattenute, trucco leggero e un indumento grigio. Il video di Chiara Ferragni è sembrato, in un primo momento, un atto di scuse scaturito dal bisogno di fornire delle spiegazioni a tutto il popolo dei social in merito alla maxi multa che le è stata imposta per "pratiche commerciali scorrete". Da quel momento, il pandoro-gate è diventato catalizzatore di varie analisi, più o meno politiche, più o meno oggettive. L'influencer, nel filmato, ha definito il suo scivolone sulla beneficenza un' "errore di comunicazione", ma l'Antitrust ha parlato di "pubblicità ingannevole". Nonostante ciò, l'intervento dell'imprenditrice è finito al centro di qualsiasi discussione. L'armocromista di Elly Schlein, Enrica Chicchio, ha assicurato che tutto è stato stabilito nei minimi dettagli e che nulla è stato lasciato al caso per questo gesto di pentimento. Ora, emerge un'altra, netta, somiglianza. 

 

 

I più attenti hanno notato che il video pubblicato sul suo profilo ufficiale da Chiara Ferragni è simile, per molti aspetti, a quello che, pochi giorni prima, un'attivista palestinese aveva lanciato in rete per commentare la difficile situazione a Gaza dopo lo scoppio della guerra in Medioriente. I capelli raccolti, il make-up appena accennato, l'inquadratura, il colore del maglione indossato: tutto fa pensare che l'influencer italiana si sia ispirata al reel di Salma Shawa. L'evidente differenza tra le due clip, ovviamente, sta nei contenuti. Se l'imprenditrice italiana ha chiesto perdono per l'errore commesso, l'attivista ha cercato di sensibilizzare i follower sul delicato tema del conflitto che contrappone Israele ad Hamas. 

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