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Nicola Porro, doppia morale sul sessismo: "Sentite cosa scrive Repubblica..."

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Una doppia morale evidente, con l'etichetta delle accuse sessiste che si applica solo sugli esponenti di una certa parte politica. Nicola Porro inizia la puntata di Stasera Italia di giovedì 14 dicembre partendo dalle parole del neo presidente della Consulta Augusto Barbera, durante la conferenza stampa successiva alla sua elezione: "La Corte ha le carte non solo in regola ma è andata avanti. Se oggi le donne sono magistrati e poco a poco hanno avuto accesso anche agli uffici direttivi è dovuto a una sentenza costituzionale. Fino al 1960 le donne non potevano avere accesso agli uffici pubblici e nemmeno alla magistratura. Lo dico in particolare a molte donne impazienti, che nell’auspicare nuovi traguardi non bisogna dimenticare quelli che sono stati i progressi fatti. Non bisogna dimenticare tutto ciò che è stato fatto. Da quello che è stato fatto si ha la possibilità di avere ulteriori progressi ma sapendo che la strada è importante con tempi che vanno rispettati".

 

Il passaggio sull'"impazienza" delle donne ha provocato un certo dibattito, e Porro il conduttore sottolinea che è lecito pensare che il concetto "possa urtare la sensibilità di una certa sinistra che ho visto nelle piazze dopo il caso Cecchettin, e che possa urtare i giornali più sensibili ai temi del nuovo della nuova parità di genere", spiega il giornalista. Così "siamo andati al compulsare che cosa potesse dire di questa vicenda, ad esempio, Repubblica", continua Porro che cita le parole del quotidiano che non si scatena contro il neopresidente. Tutt'altro. "Scrive Repubblica: ma lui voleva solo consigliare a tutte noi di tenere nel debito conto le conquiste ottenute finora". Una interpretazione "devo dire molto generosa", commenta Porro, ma comprensibile. 

 

Ma c'è una seconda frase di Repubblica che balza all'occhio. Barbera "nella sua vita, per ben cinque legislature, è stato deputato del Pci prima e del Pds poi. Un uomo di sinistra dunque. E da questo non si può prescindere", scrive il quotidiano. Una frase che fa scattare Porro: "Quindi siccome è un uomo di sinistra e dice che le donne sono impazienti, avrà avuto le sue buone ragioni" e l'uscita va interpretata come una "cosa di buon senso". "Bene Repubblica, avete ragione - conclude il conduttore della trasmissione di Rete 4 - togliete Barbera e metteteci Berlusconi, metteteci Bossi, metteteci Salvini, financo Meloni, e avreste scritto le stesse identiche cose? Temo che così non sarebbe stato...", è l'attacco di Porro. 

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