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Otto e mezzo, la ripicca di Scanzi a Meloni: "L'ho bloccata su WhatsApp"

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L'ultima frontiera della contrapposizione politica? Il blocco su WhatsApp... Andrea Scanzi nel corso della puntata di martedì 28 novembre di Otto e mezzo, su La7, racconta del suo prossimo libro dedicato al governo di Giorgia Meloni, dal titolo che è tutto un programma: "La sciagura". La conduttrice Lilli Gruber gli chiede perché definisce in questo modo l'esecutivo ma anche di un passaggio preciso, di quando il giornalista del Fatto quotidiano "ha bloccato su WhatsApp" l'attuale premier. "Questo governo se la gioca con i peggiori governi berlusconiani", attacca Scanzi. D'accordo, ma il blocco della chat? "Mi sembrava giusto raccontare tutto ai lettori... - premette il giornalista - Io ho avuto un rapporto discreto e decente con Giorgia Meloni, non eravamo amici ma è venuta anche a vedermi a teatro. Non ho nulla da dire contro di lei". Il "ma" è dietro l'angolo. "Ma a livello umano trovo che nel 2020 lei abbia utilizzato dei toni feroci e atteggiamenti atiscientifici" sulla pandemia, argomenta il giornalista. 

Detto questo, arriva al punto. "Nel settembre del 2020 lei mi scrisse un messaggio particolarmente duro e feroce dettato da un mio post in cui non parlavo di lei, ma di un fatto di cronaca nera. la morte del ragazzo Willy Monteiro". In quel post, ricorda Scanzi, "dicevo quello che è inattaccabile, cioè che quella morte era figlia anche di criminali che provenivano dalla destra, che non voleva dire che era colpa della Meloni ma c'era quella cultura lì", afferma in riferimento ai fratelli Bianchi, condannati per il pestaggio mortale.

 

Il racconto continua: "Mi rispose in maniera molto dura sostenendo, per altro, che uno dei quattro criminali fosse grillino". E che fa Scanzi? "Ho pensato: sai che c'è? Io e Giorgia Meloni non abbiamo nulla in comune, chiudiamola qui e l'ho bloccata". La "rivelazione" soddisfa la conduttrice, che chiede a Mario Sechi, direttore di Libero, se leggerà l'ultima fatica di Scanzi. "Con quel titolo certo che lo leggerò", replica  l'ex portavoce della premier. "Ci sei anche tu" chiosa Scanzi con Sechi che ribatte: "Non avevo dubbi". 

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