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Tagadà, Massimo Galli scaccia la scaramanzia: "E' un esorcismo italico"

Gabriele Imperiale
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Il professor Massimo Galli scaccia la scaramanzia. Ospite di Tiziana Panella a Tagadà, l’infettivologo richiama all’ordine sul più scaramantico dei gesti – le corna – invocato dallo studio su un eventuale ritorno delle tanto temute mascherine durante il prossimo inverno. “E’ un atteggiamento molto italico, un tipo di esorcismo che con la razionalità dell’approccio ai problemi non ha molto a che vedere – esordisce Galli – La mascherina, santa mascherina vergine martire, non ha nessuna colpa”. Il dottore continua la sua difesa: la mascherina è “uno strumento che abbiamo utilizzato e che non è stupido continuare a utilizzare, senza questo complesso della rimembranza forzosa di covid=mascherina, mascherina=covid”.

 

 

 

 

Galli perora la sua causa e risponde anche su lockdown e anticorpi citati dallo studio: “Nei due anni del covid, il lockdown non c'entra nulla – perché spiega il professore – è intervenuto a stagione influenzale finita. Nell’autunno\inverno 2021 c'erano abbastanza restrizioni della socialità da far sì che il virus dell’influenza sia circolato molto di meno". E sostiene che: “Quando abbiamo riaperto tutto l'anno successivo si sono infettati un sacco di bambini che questo contatto non l'avevano avuto ma – dice di più – di questo non puoi dare la colpa”...“Alla mascherina o al lockdown” interviene Panella dallo studio ma il professore specifica: “al fatto che siamo stati più attenti 2 anni e non lo siamo stati nell’anno successivo". Panella ferma Galli e gli chiede un parere riguardo l’aumento dei ricoveri per covid, + 31%. “Deve preoccuparci?” domanda la conduttrice. “Il giusto – risponde l’infettivologo – per sottolineare il fatto che il covid c'è e lotta insieme a noi, contro di noi ahimè”. Per il professore: niente paura, e anzi Galli rassicura: “Ci sono almeno 50 milioni di italiani che hanno fatto almeno il primo ciclo di vaccino – dice – e molto più col covid fatto una o due volte. Il combinato disposto di queste due immunizzazioni fa sì che la gente quando si infetta corra meno rischi. Però se si infettano in tanti, vanno in ospedale in tanti”.

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