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Chiara Ferragni scende in piazza per manifestare ma non è sola: monta la polemica

“È un dovere di tutti quanti essere qui. Sono qui da cittadina e dovremmo esserci tutti in questa piazza oggi". Lo ha dichiarato Chiara Ferragni a margine della manifestazione del 25 novembre contro la violenza di genere a Milano. "Commossa? Sì mi sono commossa penso tutti quanti è stato un momento importante e sono veramente felice di essere qua. Immagino sia stato per tutti così”, ha concluso l'influencer. L'imprenditrice, che ha sfilato con un cartello son su scritto: "Dovremmo essere tutti femministi", ha partecipato anche al minuto di rumore con le chiavi, con gli applausi, con le urla, con i fischietti. "Per Giulia e tutte queste donne non facciamo un minuto di silenzio ma bruciamo tutto", hanno scandito più volte dal palco, ricordando così la vittima Cecchettin e le parole della sorella Elena. La partecipazione di Ferragni, però, ha sollevato nuove polemiche. In particolar modo, a finire sotto la lente di molti è stata la scelta di scendere in piazza accompagnata dal bodyguard. 

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