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Rombano gli utili della Samocar di Giovanni Malagò: volano le vendite

Andrea Giacobino
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Cresce in modo significativo il business di Giovanni Malagò. Il sessantatreenne ma sempreverde presidente del Coni e del Circolo Aniene è titolare assieme al padre, il cavaliere Vincenzo, di Samocar, concessionaria ufficiale di Ferrari e Maserati che oltre alle sedi di Roma (in via Pinciana), Prato, Napoli e Monterotondo, ha la sua punta di diamante nella storica sede nella Capitale di via Smerillo con oltre 8mila metri quadrati coperti e scoperti e un’officina di 2mila mq per riparare le auto «vip». Il 2022 ha visto i ricavi netti balzare a 93,1 milioni di euro dai 70,7 milioni dell’anno prima e l’utile netto progredire da 2,4 milioni a 3,6 milioni che mandato tutto a riserva ha fatto salire il patrimonio netto a quasi 21 milioni.

 

 

Lo scorso anno Samocar ha venduto ben 135 Ferrari, in linea col 2021 (paria al 20% del complessivo immatricolato in Italia del marchio del «Cavallino Rosso») per 37 milioni mentre il numero delle Maserati vendute è balzato anno su anno da 165 a 447 (21,8% dell’immatricolato italiano) con ricavi saliti da 11,7 a 432,7 milioni. Altri 11,3 milioni di ricavi sono arrivati a Samocar dalla vendita dell’usato (fra cui 33 Ferrari, e 35 Maserati) e il post vendita (comprensivo di ricambi e di prestazioni di officina) che ha generato fatturato per quasi 9 milioni. Azionisti di Samocar che a fine 2021 aveva 14 milioni di fidi bancari non utilizzati, sono Vincenzo Malagò, la moglie Livia, Giovanni e la sorella Francesca.

 

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