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Dimartedì, cosa scappa a De Cesare. Bocchino all'assalto: "Non avevo dubbi"

Gabriele Imperiale
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Lo sciopero del prossimo 17 novembre sta alimentando i talk show e le liti degli ospiti in studio. Immancabile un nuovo durissimo scambio di "amichevoli" vedute tra Donatella De Cesare e Italo Bocchino a DiMartedì, su La7. Sui lati opposti della barricata, i due si sono affrontati senza esclusione di colpi.  La professoressa di filosofia nel suo intervento rivendica le ragioni dello sciopero e le azioni delle sigle sindacali, sempre più in contrasto con il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini. Nel suo intervento si dice d’accordo con Landini e lo invita ad andare avanti nella protesta, senza piegarsi mai a Salvini. Ma De Cesare è protagonista di un brutto e fatale scivolone. “Io sono iscritta alla Cgil", ammette.  Il direttore de Il Secolo d’Italia interviene subito: “Non avevo dubbi”. La docente de La Sapienza, non demorde: “lavoro all'università, sono una lavoratrice”. 

 

Bocchino commenta sarcastico in sottofondo: “si vede da lontano". Il giornalista non riesce a trattenersi e dà il colpo di grazia a De Cesare: "Evidentemente lei non sa a quali disagi va incontro la persona delle pulizie che le pulisce la stanza all'università. Venerdì avrà problemi a spostarsi e ad accompagnare i bimbi a scuola grazie allo sciopero voluto da Landini. Rifletta su questo". Dalle tribune parte l'applauso mentre la De Cesare, colpita e affondata, si affida a un religioso silenzio.

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