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Caso Orlandi, il fratello Pietro: "Ripartire dai servizi segreti", i faldoni scomparsi

Gabriele Imperiale
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È stata istituita la commissione parlamentare sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Già solo questo fa notizia, ma a DiMartedì a fare rumore sono – ancora una volta – le dichiarazioni di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela e da 40 anni impegnato a ricostruire la verità attorno alla sparizione della sorella. Ospite di Giovanni Floris su La 7, Orlandi commenta la notizia dicendosi soddisfatto delle mosse della politica ma poi punta subito i riflettori sui punti ancora oscuri della vicenda. “C'è chi in qualche modo ha cercato di frenare questa commissione – dice Orlandi – però alla fine ho percepito la vicinanza delle istituzioni”. Floris percepisce che nelle sue parole si celi anche altro e domanda: “Cosa si aspetta di pratico da questa commissione? Ci può fare degli esempi?”. Pietro, puntuale come sempre, rivela: “Che parta prima possibile – spiega – poi dovrà approfondire tutte quelle situazioni poco chiare che ci sono state in questi quarant'anni”. Un sospiro e il fratello di Emanuela inizia a raccontare la verità che la sua famiglia insegue da decenni: “anche nei rapporti tra Stato italiano e Stato vaticano”. “Ad esempio?”, lo incalza Floris. “Già due mesi dopo la scomparsa di Emanuela tra la Presidenza del Consiglio e lo Stato Vaticano ci fu un invito rispetto a questo rapimento a non aprire una falla che difficilmente si potrà mai chiudere; quindi, fa capire che già due mesi dopo, bene o male, si sapeva quello che poteva esserci dietro questa storia” risponde Orlandi. 

 

 

 

È un fiume in piena e racconta i dubbi che ancora oggi aleggiano sulla vicenda: “Capire il ruolo di servizi segreti” esordisce e Floris lo asseconda: “Sono scomparsi dei faldoni mi diceva”. Orlandi conferma e conclude il suo intervento raccontando l’ennesimo enigma del caso: “I faldoni del Sismi, perché il Sismi ha seguito questa storia nei rapporti con i servizi segreti stranieri che sono entrati in questa vicenda: dallo Sdece (servizi segreti francesi) alla Stasi (servizi segreti della Germania sovietica), il gru i servizi sovietici. Questi hanno avuto rapporti con Sismi e sono situazioni poco chiare che non sono state mai approfondite”.

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