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Dimartedì, rissa Di Cesare-Di Battista: "Odio anti-ebraico", "è genocidio"

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Alta tensione nello studio di DiMartedì sui drammatici fatti del Medio Oriente. Nel programma condotto da Giovanni Floris su La7, martedì 31 ottobre, è andato in scena tra la docente Donatella Di Cesare e l'ex M5s Alessandro Di Battista. "Un odio antiebraico tremendo, anche nei termini che tu usi: gravissimo, gravissimo, gravissimo. Si dà la stura nello spazio pubblico, dai la stura, a un odio antiebraico vergognoso, come quello che c'è stato nella manifestazione di Roma", attacca la filosofa con Italo Bocchino in studio che applaude. "Save the Children: a Gaza un bambino ucciso ogni 10 minuti. Dichiarazione del presidente Lula, di sinistra, un tempo anche sostenuto anche dalla professoressa: non è una guerra, è un genocidio", replica Di Battista.

 

La discussione si infiamma ulteriormente. "Tu demonizzi Israele", rilancia Di Cesare con l'ex M5s che rilancia: "Mi meraviglia la professoressa che, di fronte a una strage oggi in un campo profughi, di fronte a 8mila morti, parla di una bandiera strappata. Si vergogni!". Poco dopo la parola torna a Bocchino. "Ho ascoltato il pistolotto, credo che Di Battista disconosca o non conosca i valori di libertà e democrazia. Oltre a disconoscere questi valori, Di Battista occhieggia ai terroristi. Occhieggiava all'Isis, oggi occhieggia ad Hamas", dice il direttore del Secolo d'Italia ed ex parlamentare.

 

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