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Israele, Dario Fabbri: estensione del teatro di guerra "dietro l'angolo". Gli scenari

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Se Israele darà avvio all'operazione di terra sulla Striscia di Gaza, la possibilità di un'estensione del teatro di guerra è più che probabile. Nuove geometrie e nuove dinamiche, infatti, andrebbero a rompere definitivamente gli equilibri locali, regionali e, nella peggiore delle ipotesi, anche globali. A In onda, il programma di approfondimento giornalistico di La7, Dario Fabbri, il direttore editoriale della rivista Domino, è intervenuto sul tema e, sollecitato dal conduttore Luca Telese, ha illustrato gi scenari della guerra che sta mettendo in ginocchio il Medio Oriente. "Il mondo è pieno di crisi drammatiche, tragiche, ma non tutte assurgono agli onori della cronaca come la crisi israelo-palestinese. Cosa la conduce da sempre alla nostra attenzione?", ha chiesto l'esperto di geopolitica, attirando così l'attenzione dei telespettatori. 

 

 

"Il fatto che esiste su molteplici dimensioni", ha risposto diretto. Fabbri è passato alla spiegazione di questa breve sentenza: "Esiste su una dimensione locale, quindi lo scontro diretto tra Hamas, che vuole per altro controllare anche il grosso dei territori palestinesi e lo fa ergendosi a paladino terroristico dei palestinesi". Ma l'esperto di geopolitica avvisa: "C'è un livello subito superiore, che è quello regionale". Quindi la prospettiva che più scatena i timori di molti attori bellici: "L'allargamento del conflitto è davvero dietro l'angolo perché Hamas è una protesi, una mano lunga dell'Iran, sebbene i palestinesi siano arabi e sunniti e gli iraniani siano persiani e sciiti. Hamas riceve indicazioni e fondi dall'Iran e attacca Israele anche per questo motivo. Vuole spezzare quel fronte anti-iraniano che è l'esatto contrario dello scontro di civiltà e di religione e che vede sotto l'ombrello militare di Israele alcuni dei principali dei Paesi arabi". 

 

 

Telese ha poi domandato quale sarà la mossa di Israele e Dario Fabbri è andato indietro nel tempo: "Ci furono attentati contro gli scienziati nucleari iraniani che sono stati attribuiti a Israele. Ci fu un virus che mise in crisi le centrifughe di una centrale nucleare iraniana. L'Iran adesso colpisce attraverso Hamas Israele per mettere in difficoltà quei Paesi arabi che hanno siglato paci o accordi di collaborazione con Israele". "L'azione di Israele genererà emozione. Hezbollah ha la capacità di creare quell'incubo di tutte le guerre, cioè quello di essere attaccati su più fronti. Quel grande ordine anti-iraniano potrebbe frantumarsi. Gli Usa vogliono evitare un allargamento del conflitto. L'ultimo livello è quello globale", ha concluso. 

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