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Migranti, moneta e soldati: Paragone inchioda la Francia colonialista in Africa

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La Francia non molla sui migranti, prima promette solidarietà poi chiude le frontiere. Ma sulla situazione di instabilità di molte regioni dell'Africa, alla base dei flussi migratori, Parigi ha "gigantesche responsabilità". Gianluigi Paragone nel corso della puntata di domenica 24 settembre di Stasera Italia, mette sotto la lente la nazione di Emmanuel Macron. "Qual è il paese con cui abbiamo avuto in questo anno più tensioni? La Francia. Qual è il paese che ha più Golden share dentro il continente africano? La Francia...", premette Paragone che attacca: Parigi "ancora oggi si comporta da paese colonialista che sulle sue ex colonie esercita una doppia leva". 

 

A cosa si riferisce? La prima leva con cui Parigi tiene in pugno le ex colonie è quella "monetaria, con il Franco CFA che è una moneta battuta dalla Banca Centrale francese non dalla Bce, e anche qui vorrei capire perché l'Europa autorizza una moneta di cui è proprietaria la Francia", tuia Paragone. 

 

Non solo. C'è anche il "controllo militare", con la task force francese "che salvaguarda non gli interessi degli africani ma quelli economici della Francia come le miniere di oro e di uranio". "L'Africa è controllata dall'unico vero paese che ha ancora potere in Europa. I Paesi africani oggi stanno meglio? No, e gli africani si muovono verso l'Europa", conclude Paragone che sintetizza: "La Francia dice che se ne frega dei migranti ma è pienamente responsabile". 

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