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Omnibus, Mulè svela il futuro del gruppo Wagner: cosa farà Putin

Francesco Forgione
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Nelle ultime ore è rimbalzata in tutto il mondo la notizia della morte di Evgenij Prigozhin. L’ormai ex capo della Wagner era a bordo del jet precipitato tra Mosca e San Pietroburgo, insieme a lui, nello schianto hanno perso la vita: il suo vice Dmitry Utkin e altre 8 persone tra cui 3 membri dell’equipaggio. Il velivolo su cui era a bordo Prigozhin è stato abbattuto dalla difesa aerea russa, un chiaro segnale della vendetta di Putin. Lo “Zar” avrebbe fatto pagare al leader della Wagner il tentativo di colpo di stato fallito 2 mesi fa.

 

 

 

 

A “Omnibus”, talk show di LA7, è intervenuto sull’argomento il giornalista ed ex portavoce di Forza Italia Giorgio Mulè. “Se un aereo viene abbattuto nello spazio aereo di uno Stato sovrano come la Russia e questo Stato non si lamenta e non rimane stupito, è chiaro capire il mandante e l’esecutore” principia Mulè facendo riferimento alla responsabilità di Putin. Sul futuro della Wagner il giornalista dice: “Il fatto che la Wagner sia acefala e priva di un comando, consegna uno scenario preoccupante sul futuro di questo esercito”. Secondo l’ex portavoce di FI, la reazione della brigata di mercenari sarà contenuta dalla Russia grazie a un cospicuo pagamento: “La Wagner non si muove per istinti patriottici o ideologici ma è un gruppo di persone prezzolate. L’unico problema è capire quanto verranno pagati da Putin per stare tranquilli”. Giorgio Mulè chiude il suo intervento precisando che l’assassinio di Prighozin: “è un chiaro regolamento di conti interni. Il tradimento verrà saldato a suon di denaro”.

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