Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Salario minimo, l'affondo di Sardone a Gualmini: "Formula comunista"

  • a
  • a
  • a

"Perché se il salario minimo legale è la soluzione", chiede Giorgia Meloni "i partiti che adesso lo chiedono a gran voce non lo hanno introdotto negli anni in cui erano al governo? Probabilmente perché si è consapevoli del fatto che potrebbe non essere una soluzione efficace, ma sicuramente è un titolo che funziona". Il Presidente del Consiglio, prima della pausa estiva, è tornata ad affrontare la questione del salario minimo nella sua rubrica "Gli appunti di Giorgia". Proprio questo argomento ha acceso lo scontro tra Elisabetta Gualmini e Silvia Sardone a L'Aria che tira, il programma di approfondimento giornalistico di La7.

 

 

"Giorgia Meloni nel suo video senza contraddittorio ha detto una bufala. Non esiste nessun Paese in cui c'è il salario minimo legale. Questo paradosso per cui il minimo per legge, in realtà, abbassa tutti i livelli retributivi di tutte le categorie. Tu puoi mettere per legge un minimo, poi ci sono i contratti collettivi tra le parti": così la deputata del Pd Elisabetta Gualmini ha dato il via al dibattito. Silvia Sardone, deputata della Lega, ha risposto prontamente: "Io sono realmente, fermamente convinta che il salario minimo sia una grandissima cavolata che viene portata avanti per sbandierare qualcosa nei confronti dei lavoratori che oggi hanno stipendi non adeguati a quello che servirebbe per vivere dignitosamente". 

 

 

Quindi Sardone ha continuato: "La soluzione non è il salario minimo. Noi siamo un Paese in cui la contrattazione collettiva esiste. Per la maggioranza dei contratti, esistono già i minimi tabellari. Per ogni categoria c'è il minimo tabellare". Poi la domanda che inchioda la sinistra: "Che risultato avremmo nel dare il salario minimo? Andremmo a livellare verso il basso tutti gli stipendi, che è esattamente la formula della sinistra da sempre, del comunismo. Noi dovremmo avere dei salari che premiano i lavoratori. Come si danno più soldi in tasca ai lavoratori? Abbattendo le tasse".

 

 

I toni si sono scaldati e Gualmini ha ribattuto: "Se un rappresentante politico dice che il salario minimo è un cavolata, io lo trovo un insulto alle persone che non navigano nell'oro. Essendomi occupata di politica del lavoro per 15 anni, le assicuro che non è vero che laddove esiste un salario minimo per legge, questo provoca un abbassamento degli altri salari. Non è così". Il conduttore del talk-show ha dunque riportato le sue ospiti all'ordine. 

Dai blog