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Alberto Veronesi lancia Save Opera: stanchezza dei cliché della sinistra

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Christian Campigli
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Una scelta che ha fatto discutere. E ha portato un genere musicale e artistico, solitamente riservato ad una nicchia di appassionati, alla ribalta di giornali, televisioni e social. Una nuova presa di posizione contro la libertà artistica che, pare essere possibile, solo con l'approvazione dell'intelligenzia di sinistra. E l'annuncio della creazione di un soggetto in difesa della lirica. Dopo l’episodio della contestazione bendata della regia sessantottina di bohème, Alberto Veronesi lancia la costituzione di un'associazione europea denominata Save Opera. “Ho ricevuto migliaia di messaggi di solidarietà e condivisione per la contestazione di bohème. È stata una scelta difficile, non in linea con il mio stile professionale, ma non potevo sopportare più gli arbitri della regia. Oggi si pone un problema nel mondo della lirica, dopo i tempi in cui regie schierate politicamente a sinistra, magari anche provocatorie, potevano essere utili per far accettare autori che erano stati strumentalizzati dai regimi nazifascisti, la gente comincia ad essere stanca, anzi diciamo chiaramente che non ne può più, dei cliché sempre uguali della trasposizione storica dissacrante delle trame operistiche". 

 

 

Il maestro spiega poi le motivazione di questo passaggio. “Nasce Save Opera, un'associazione che ha l’obiettivo di tutelare l’opera dalle follie degli organizzatori della lirica, organizzatori che spesso si trovano a proprio agio in un sistema drogato in cui vanno avanti e vengono premiati artisti al di là di strette valutazioni artistiche e professionali e di rispetto degli autori. Questo sistema- insiste Veronesi- basato sulla lirica intesa come provocazione distruttiva assume che si possa fare rinnovamento dell’arte semplicemente stuprando le opere del passato, facendo i baffi alla Gioconda, risparmiando ai direttori artistici il difficile ma necessario compito di commissione di opere nuove, di nuovi compositori e nuovi librettisti. La nostra associazione aiuterà tutti coloro che vogliono esprimere dissenso verso ciò che distrugge l’opera".

 

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