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In Onda, i dubbi di Senaldi sul salario minimo. Chi ci mette i soldi?

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Salario minimo, la maggioranza di centrodestra sta facendo le prime aperture sul tema. Se n'è parlato nel corso della puntata di "In Onda" del 25 luglio. In collegamento c'era Pietro Senaldi, condirettore di Libero, che ha sottolineato l'importanza di prevedere un salario minimo ma, allo stesso tempo, di capire dove prendere le risorse necessarie. "Non sono miope - ha detto Senaldi in diretta tv - E io, anche prima dell'apertura della maggioranza, avevo già detto che ero favorevole al salario minimo. Visto che non capisco nulla di politica, non ritenevo possibile che un governo dica che è giusto che gli italiani guadagnino 5 euro l'ora. Ma chi ce li mette i soldi? Lo Stato o l'azienda?".

 

 

 

Poi il dibattito in studio si è concentrato sul tema della sfiducia a Daniela Santanchè che mercoledì 26 verrà votata in Senato. Secondo il condirettore di Libero, però, non ci saranno novità di rilievo al riguardo in seguito al voto a Palazzo Madama. "La maggioranza non si farà sorprendere dal voto in Senato - ha detto Senaldi - Insomma sarà un agosto molto sereno per il governo e per Santanchè. Secondo me sarebbe stato meglio aspettare un eventuale rinvio a giudizio prima di votare la sfiducia al ministro. Anche perché se esprimiamo giudizi morali, sapete quanti sono i ministri Pd che non sono stati moralmente impeccabili?". 

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