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Caso Visibilia, Italo Bocchino difende Santanchè: "Linciata per il tenore di vita"

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La ministra del turismo Daniela Santanchè ha riferito in Senato in merito alle vicende relative alla gestione delle sue aziende Visibilia e Ki Group, scaturite da un'inchiesta di Report. “Su di me campagna d’odio, mai ricevuto avvisi di garanzia. Non ho nulla da nascondere”: ha detto la ministra a Palazzo Madama. Secondo una notizia delle ultime ore, però, Santanchè sarebbe indagata almeno dallo scorso novembre per bancarotta e falso in bilancio. La questione è stata dibattuta a In onda, il programma di politica e di attualità di La7. A prendere le difese della ministra e a sottolineare le debolezze dell'opposizione è stato Italo Bocchino, il direttore editoriale del quotidiano Secolo d'Italia.

 

 

"Daniela Santanchè uscirà rafforzata o più esposta di quando stamattina è entrata al Senato?", ha chiesto la conduttrice del talk Marianna Aprile per commentare l'ultimo episodio della vicenda della ministra del turismo. Il primo a rispondere è stato Italo Bocchino: "Alla fine di questa giornata particolare Daniela Santanchè esce combattiva come sempre. Si è difesa con orgoglio, con coraggio, con forza, con convinzione. Poi saranno gli eventi a spiegarci che cosa accadrà e che cosa è accaduto", ha dichiarato senza dubbio alcuno. 

 

 

Quindi il giornalista ha analizzato le differenze tra la maggioranza e l'opposizione: "La fotografia che io vedo è una maggioranza molto compatta vicino a Santanchè. Lo abbiamo visto dai banchi del governo che erano al completo, mentre vedo un'opposizione, come sempre, a tre diverse velocità. Il Movimento 5 stelle presenta una mozione di sfiducia individuale, il Pd non presenta la mozione di sfiducia individuale, però sono disponibili a sottoscriverla e anche a votarla, Italia Viva dice 'Non faremo come voi, siamo garantisti', quindi si mettono dalla parte di Santanchè, Calenda sta con un piede di qua e un piede di là. Abbiamo una maggioranza compatta su questa vicenda e un'opposizione come sempre divisa".

 

 

Poi Bocchino è andato dritto al punto e ha lasciato intuire che, alla base della vicenda, ci sia una strumentalizzazione: "Il tema vero è che qui si sta linciando una persona per il suo modo di essere, per il suo tenore di vita, per le sue borse, per le sue macchine e per dove va al mare. L'articolo 48 della Costituzione è la cosa che ci deve guidare. Santanchè, solo perché vive in un certo modo che qualcuno le contesta, dovrebbe essere fuori dal raggio dell'articolo 48. Se vogliamo innovare il diritto societario e il diritto penale per attaccare Santanchè, facciamolo pure. Il gioco, però, non regge".

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