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In Onda, Luciano Canfora boccia Concita De Gregorio e David Parenzo

Giada Oricchio
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Luciano Canfora critica e Concita De Gregorio non ci sta: lungo duello in punta di dialettica a “In Onda”, il talk preserale di LA7, sabato 24 giugno. Nell’ultima puntata dell’approfondimento politico, i conduttori David Parenzo e Concita De Gregorio hanno analizzato la giornata surreale in Russia e i misteri del mezzo golpe di Prigozhin, capo della brigata Wagner, che, dopo aver preso Rostov, si è fermato a 200 chilometri da Mosca. Perché c’è stata la retromarcia? Cosa succederà ora e quali saranno le conseguenze per la guerra in Ucraina? Cosa ha ottenuto l’ex “cuoco di Putin”? E soprattutto dov’è Putin? In studio Paolo Mieli ha cercato di decifrare le dichiarazioni dei due leader dando la parola al professor Canfora: “Metto l’accento sul richiamo di Putin al 1917 perché con noi abbiamo Luciano Canfora, il più grande esperto al mondo di quell’anno. Una sua decodificazione è fondamentale”.

Così De Gregorio gli ha domandato: “Cosa sta succedendo?” e lo storico con sorriso glaciale: “Mi pare una domanda da non porre a un cittadino che vive molto lontano dai fatti. Non posso rispondere…” ed è partita la prima bacchettata: “Al massimo la domanda può essere quali dinamiche si sono messe in moto, quali ipotesi si possono fare e quanto è cresciuta la considerazione della nostra stampa verso Prighozin...”. La regia ha colto la bordata e ha inquadrato i volti un po’ sorpresi e un po’ indispettiti dei due giornalisti. Quando Canfora ha terminato la spiegazione degli avvenimenti, De Gregorio non ha lasciato correre il rimprovero: “Professore scusi, solo una precisazione sulla mia imprecisa domanda su "cosa sta succedendo"...non intendevo dire dal punto di vista dei fatti perché immagino si trovi nella sua città, Bari, ma dal punto di vista delle dinamiche...” e per tutta risposta, il famoso filologo classico e grecista ha ridacchiato.

 

 

 

Poco dopo Canfora ha concesso il bis. David Parenzo gli ha chiesto se fosse possibile immaginare che il capo della Wagner per il blitz avesse stretto un accordo con qualcuno molto vicino a Putin e lo studioso con una risata sarcastica, ha richiamato tutti a una minor fuffa e a una maggiore concretezza: “Il fatto stesso che lei ponga la domanda in questo modo dimostra che nessuno di noi può rispondere a una simile domanda...dovremmo conoscere gli arcani imperi...perciò dico: per passare il tempo va benissimo...facciamoci tutte le domande che vogliamo...non avendo infiltrati nelle retrovie russe stiamo facendo un esercizio retorico abbastanza vacuo”, “E’ un’ipotesi” ha replicato Parenzo mentre De Gregorio, impermalita per le continue punzecchiature, ha ripeso la parola: “Va bene….Adesso è il mio turno di fare la domanda inutile...io sono sempre un po’ spaventata quando le chiedo qualcosa….mi verrebbe da dire "mi dia una risposta a piacere…speriamo che ora la mia domanda sia all’altezza delle sue aspettative…”.

Ma anche questa volta il quesito non ha soddisfatto il professor Canfora: “Tocci dice che con una crisi interna la guerra va male? Rasentiamo l’ovvio, siamo al banale…”. In un clima da “tensione nella notte prima degli esami”, il collegamento è arrivato ai titoli di coda. Parenzo ha sottolineato: “Il professore invoca non commenti ma notizie e allora gliene diamo una…” e De Gregorio ha cercato di avere l’ultima parola: “Nel congedarmi dal professor Canfora, volevo dirle che io sono onorata di farmi continuamente rimproverare da lei perché nutro nei suoi confronti un’ammirazione sconfinata. Le assicuro che in futuro nelle mie domande proverò a sbagliare sempre meglio…”. Il saggista non ha demorso e con ironia sopraffina ha azzerato la polemica strappando un sorriso a tutto lo studio: “E io sono fiero di questo risultato”.

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