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L'Aria che Tira, “al Nord i sentimenti non ce li avete”. Merlino festeggia il Napoli con la frecciata

Valentina Bertoli
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“Buongiorno e ben trovati! Scusate il ritardo, mi verrebbe da dire citando il grandissimo Massimo Troisi. Dopo trentatre anni, il Napoli, il mio Napoli, è campione d’Italia”: così Myrta Merlino, la conduttrice di “L’Aria che tira”, il talk-show mattutino di politica e di attualità, saluta sorridente i suoi telespettatori. Tifosi in estasi per la vittoria partenopea dello scudetto e una lunga, bellissima nottata di festeggiamenti. La puntata del programma di LA7 inizia con un’esaltazione sincera della squadra di Luciano Spalletti. Poi Merlino, euforica, tira in ballo Pietro Senaldi, direttore di Libero, e azzarda una battuta: “Voi nordici non potete capire, non ce li avete i sentimenti”.

 

 

Il fiato sospeso fino al gol del pareggio. Poi sciarpe, striscioni e un sentimento di gioia che inonda il capoluogo della regione Campania: il Napoli è campione d’Italia. La notte dei festeggiamenti ne mostra le prove. Fuochi d’artificio, luci, giochi di cori e di colori illuminano strade e quartieri. Migliaia di persone, coperte d’azzurro, onorano la squadra di Luciano Spalletti con entusiasmo incontenibile. Anche Myrta Merlino, conduttrice napoletana di “L’Aria che tira”, il contenitore di politica e di attualità di LA7, non può fare a meno di iniziare la puntata con gli occhi colmi di gioia: “Buongiorno e ben trovati! Scusate il ritardo, mi verrebbe da dire citando il grandissimo Massimo Troisi. Dopo trentatre anni, il Napoli, il mio Napoli, è campione d’Italia. Vi spiego cos’è questa città e come ha vissuto in modo unico questo scudetto. Ce lo meritavamo da tanto tempo”. Poi, la giornalista, presa dall’entusiasmo, ha aggiunto: “Il calcio a Napoli è molto più del calcio. È la grande rivincita, il grande riscatto. Nel 1987 rimasi in giro tutta la notte. Vi posso giurare che a noi, il Carnevale di Rio, ci fa un baffo. Non è solo calcio, è speranza nel futuro”.

 

 

La conduttrice, tra un dibattito e l’altro, non fa che ribadire l’orgoglio per il suo team del cuore. E così una battuta colpisce anche Pietro Senaldi, il direttore di Libero: “I miei amici nordici, tipo Pietro Senaldi, non lo possono capire. La città ferita a morte viene curata solo dal calcio”. E ancora: “Voi al Nord i sentimenti non ce li avete”. Senaldi, con un ghigno in risposta, ammette: “Questo scudetto ha messo d’accordo tutti, la seconda squadra in classifica è ad anni luce di distanza”.

 

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