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Massimo Galli, il virologo sale in cattedra e si fa bello con gli studenti

Gianluigi Paragone
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Pensavamo di averle viste tutte invece no: il monologo del virologo alle assemblee degli studenti a parlare di se stesso e dell’importanza dei vaccini ci mancava. Il virologo in questione è Massimo Galli, autore niente meno che dell’opera fondamentale «Gallipedia» che è «solo» una enciclopedia sull’ego di Galli, del quale comunque ci eravamo già fatti una certa idea tutte le volte che andava in televisione, talvolta anche con risposte e idee diverse da quelle dette qualche tempo prima. Massimo Galli, prima di presentare il suo libro a Sarzana (La Spezia), parlerà da solo senza contraddittorio ad una assemblea di studenti del liceo scientifico e del classico nella stessa città ligure.

Per l’ex sessantottino militante evidentemente le assemblee sono belle e interessanti quando c’è una sola tesi e si può disporre di una platea a cui, nei mesi del Covid, rifilarono norme assurde come la dad, il green pass per salire sui mezzi di trasporto (pieni) per andare a scuola, il vaccino per praticare sport. Ora che i giornali e le statistiche parlano di un aumento di morti tra i giovani; ora che si conoscono molte cose in più sui dati e si sa persino che ministro e capo dell’Aifa si opposero al sequestro di un lotto sospetto di vaccini ordinato da un pm dopo la morte di tre militari, sarebbe stato interessante mettere a confronto due esperti con visioni diverse, due tesi. Invece no, il dirigente scolastico ha negato questa opzione: il microfono è solo per lui senza interruzioni.

 

Ovviamente venerdì mattina saremo davanti ai cancelli della scuola a dire la nostra. Vedremo se ci tapperanno la bocca anche lì. Il professor Galli dunque terrà la sua lectio magistralis agli studenti del liceo scientifico e classico, all’auditorium del Perentucelli, dalle 11 alle 13. Da chi è stato invitato? E perché lui solo? Ovviamente impossibile avere le risposte. Così come sarà impossibile entrare ad ascoltare l’assolo del virologo che criticava le cure alternative salvo poi ricorrere alle monoclonali quando in difficoltà ci finì lui, tra l’altro dopo l’ennesima dose di vaccino. La terza, quella che in tv (tempo prima) sosteneva non essere necessaria, salvo poi raccomandarla e ritrovarsi in una cena con trivaccinati focolaio di contagio. Lo raccontò Galli stesso. Quel che contestiamo alla dirigenza scolastica è il monologo di Massimo Galli di fronte a una platea che ovviamente potrà ascoltare una sola voce; e contestiamo allo stesso Galli l’insensibilità a non capire che proprio di fronte a quella platea di studenti sarebbe stato opportuno un confronto con un medico dalla visione diversa. A meno che non si possa parlare di quel che sta affiorando ora dalle carte e dai dati.

 

Durante la presentazione (decisamente poco affollata) del suo libro nel vicentino il virologo ha pensato di scaldare la fredda platea sparlando dei giornalisti, uno su tutti Mario Giordano colpevole di una narrazione sui vaccini diversa «perché i suoi mentori politici gli hanno detto di cambiare idea». Il buon Mario lo ha già sistemato e quindi non ha bisogno della mia difesa, ma resta che colui che andrà a parlare agli studenti ritiene che chi, carte alla mano, sta dando una serie di informazioni che altri non danno lo fa perché qualcuno ordina di fare così. Tra l’altro Massimo Galli andrà a processo a Milano per falso ideologico e turbativa d'asta in un'inchiesta su concorsi universitari truccati. Chissà se gli studenti del liceo di Sarzana lo sanno. Se non lo sanno glielo faremo sapere noi, così potranno pesare le perle della Gallipedia. 

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