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Otto e mezzo, crociata di Giannini contro Meloni: “Ossessionata dai migranti”

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Giorgia Meloni è stata più d’attacco o ha giocato in difesa al Senato? La domanda è rivolta da Lilli Gruber a Massimo Giannini nel corso della puntata del 21 marzo di Otto e mezzo, talk show pre-serale di La7. Il direttore de La Stampa dà la propria analisi sull’intervento del presidente del Consiglio a Palazzo Madama: “Meloni ci ha abituato a rappresentarsi nelle occasioni pubbliche come una erma bifronte. Alterna i toni solenni della presidente del Consiglio e quella dell’underdog come lei stessa si è definita all’inizio del governo. Oggi è andato puntualmente in onda lo stesso schema. Nell’intervento iniziale abbiamo visto la premier, con una certa solennità, già vista nel congresso della Cgil, facendo capire la sua idea di Italia e ciò in cui crede questa destra su migranti, ambiente, armi e guerra”.

 

 

“Poi - va avanti Giannini - nella replica lei si trasforma e riparte a testa bassa contro tutti. È una cifra caratteristica di questo governo e del partito che lei guida di autodefinirsi in funzione degli avversari e quindi contro il Pd, contro il M5S, soprattutto sul tema delle armi e su come si rappresenta il Paese all’estero, e contro i migranti, lo dico con tutto il dispiacere possibile. È una sua ossessione e delle destre. C’è una situazione preoccupante con sbarchi triplicati, ma non è stato espresso alcun cordoglio sulla tragedia di Cutro. I migranti continuano ad essere una sorta di feticcio ideologico agitato difronte al Paese e alle opposizioni. Non capisco con quale costrutto, si va al vertice europeo e tutt’ora - accusa il giornalista - non so quale è la posizione dell'Italia sull’immigrazione”.

 

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