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Guerra in Ucraina, Dario Fabbri: "Si stanno preparando". Cosa può accadere

Giada Oricchio
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Cosa è cambiato in Ucraina dopo un anno di conflitto? Lo spiega Dario Fabbri, direttore della rivista “Domino”. Ospite del talk preserale di LA7, sabato 25 febbraio, l’analista geopolitico ha riconosciuto che la Russia è passata dall’operazione speciale militare -  a instaurare un governo fantoccio filorusso - alla guerra totale perché ha commesso un errore fondamentale a monte: credere che almeno la parte russofona del Paese accogliesse i soldati russi come liberatori. Così non è stato. E adesso a che punto siamo? “L’obiettivo non dichiarato è prendere tutto il Donbass – ha spiegato Fabbri -. Se ci riuscissero potrebbe raccontarsela come una vittoria”.

Poi ha evidenziato l’elemento nuovo di questa settimana: “C’è la preparazione di tutte le parti. L’Ucraina e noi non abbiamo scelta - ha osservato il politologo – perché, anche se volessero, smettere di combattere significherebbe cedere tutto il territorio. Dai discorsi di Biden e Putin, emerge la sensazione che le parti si stiano preparando a una guerra lunga”. 

Di questa settimana è anche il piano di pace della Cina, già bocciato da Usa e Nato. Secondo Fabbri, non è altro che il “tentativo cinese di prendere tempo e di rifarsi il look agli occhi dell’Occidente, davvero interessato alla fine della guerra. È un accordo talmente lasco da essere impalpabile”. Dunque, l’obiettivo di Pechino sarebbe quello di far proseguire la guerra a bassa intensità in modo da distrarre gli Stati Uniti da Taiwan e indebolire il regime di Putin al punto da “costringerla ad andare col cappello in mano dalla Cina a vendere il gas a metà prezzo”. 

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