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Tagadà, Peter Gomez: "Zelensky e Putin? Chi ce l'ha più lungo". In studio è il caos

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Giada Oricchio
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Così sboccato da scioccare Tiziana Panella e gli ospiti di “Tagadà”. L’argomento? L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e le possibilità di tregua. Peter Gomez, direttore de “ilfattoquotidiano.it”, in collegamento con il programma di LA7, giovedì 23 febbraio, si è detto pessimista sul piano di pace cinese: “Appena se n’è parlato, dagli Stati Uniti sono trapelate accuse, smentite, che loro (il regime di Xi Jinping, nda) rifornivano di armi la Russia. Poi che pensano di farlo e l’amministrazione americana tirerà fuori le prove. Certo, è possibile, ma l’accusa di doppiogioco dà la sensazione di voler delegittimare il negoziatore”.

Nella sua disamina, il direttore ha evidenziato che, quasi, la guerra “regionale” ha assunto un altro significato, quello di decidere le potenze davvero importanti nello scacchiere mondiale: “Adesso Biden ha difficoltà a trattare con Putin perché lo ha definito ‘animale e criminale di guerra’. Come giustifica ai repubblicani, in vista della prossima campagna elettorale, che lo incontra? Mentre in Europa, il capo della diplomazia, Borrell, continua a dire che occorrono altri carri armati e missili, nemmeno fosse il ministro della Difesa o della Guerra”. Boccaccesco Gomez quando ha commentato la replica puntuta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Silvio Berlusconi: “Se ha sbagliato? Penso che Zelensky da Capo di uno Stato sotto attacco se ne fo**a, per dirla volgarmente!”.

Reazione divertita della conduttrice Panella: “Oggi sta così! È un Peter Gomez in libertà”, “Ma no ragazzi, è che ormai siamo a un pelo dalla guerra mondiale… questi sono tutti ti-ti-ti…” ha ribattuto il direttore piazzando un’altra risposta colorita: “La penso come Papa Francesco: c’è un aggressore, Putin che è il pazzo principale, ma anche gli altri leader mondiali stanno dimostrando di essere dei pazzi. Giocano con il fuoco, sono apprendisti stregoni e vogliono prendere una strada che finora ha fatto registrare solo un’escalation”.

La conclusione del ragionamento è stata degna del “Vernacoliere”: “Dato che ormai il discorso è il machismo, giocano a chi ce l’ha più lungo (nuove risatine in studio, nda) ... eh ragazzi, ma stiamo alle parole: dicono ‘io sono più forte di te’, ‘io ti sparo’, ‘io ti faccio’… questo sta succedendo” ha affermato Gomez prima di calare il sipario con un complimento alla premier: “Per avere Berlusconi come alleato, è stata anche abbastanza zitta. Sa che Forza Italia al momento è Berlusconi, ma spera che non lo sia in futuro. Non dimentichiamo che quello è andato davanti alle telecamere a dire ‘tu Giorgia Meloni hai sbagliato, io non sarei andato a parlare con quel signore’”. E Panella: “Penso anch’io che non potesse fare meglio di quanto ha fatto”.

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