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Incredibile Pregliasco, su Cospito tira fuori il green pass. Foti lo sotterra

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Fabrizio Pregliasco alla fin fine torna sempre lì, sul vaccino anti Covid e il green pass. Il virologo candidato con il Pd per un posto nel consiglio della Lombardia alle prossime elezioni regionali è intervenuto sabato 4 febbraio a Controcorrente, il programma condotto da Veronica Gentili su Rete 4. Si parla naturalmente del caso legato alla detenzione di Alfredo Cospito al 41 bis e alla polemica sugli esponenti del governo di Giorgia Meloni Giovanni Donzelli e Andrea Delmastro. Per il virologo non ci sono dubbi, i due si dovrebbero dimettere per un "inciampo troppo grave". Pregliasco naturalmente difende i parlamentari dem che hanno visitato in carcere l'anarchico, attaccati da Donzelli ("hanno fatto l'inchino ai mafiosi" ha detto il meloniano).

 

"Andare  visitare le persone in carcere è una prerogativa dei parlamentari, anche Gianfranco Fini andò a trovare Totò Cuffaro", afferma il virologo che poi svia sul tema a lui più caro: "Donzelli non mi stupisce perché ai tempi del Covid in modo incongruo aveva evidenziato aspetti negativi che non sono serviti a dare il giusto messaggio sui vaccini". A questo punto Tommaso Foti, deputato di Fratelli d'Italia, sbotta: "Non ho mai sentito Donzelli dire di essere contro i vaccini". "Ha fatto cose variegate sul green pass... ci sono le registrazioni", replica il virologo. 

 

"Donzelli può aver eccepito come altri di Fratelli d'italia su alcune limitazioni di libertà, ma era legittimo - argomenta allora Foti - Non possiamo passare al pensiero unico in Italia. Non rispondo neanche a Pregliasco, le sue parole le rispedisco al mittente. Donzelli è una persona seria, un ottimo dirigente di partito e valentissimo parlamentare. E Delmastro oltre a questo è anche un ottimo avvocato". L'esponente della maggioranza però non molla Pregliasco che è partito da Cospito per arrivare al green pass: "Già questo dimostra come si voglia divagare da un tema imposto" al dibattito pubblico dalla sinistra stessa. Foti ricorda che le dimissioni di Delmastro e Donzelli sono state chieste dal Pd per la presunta segretezza - poi smentita dal ministro Nordio - dei documenti citati alla Camera dal deputato toscano: "Venuto meno questo perché dovrebbe resistere questo refrain?". 

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