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Putin, "paura per la sua vita". Nona Mikhelidze rivela le condizioni: nessuna tregua

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Mentre imperversa da giorni la battaglia per il controllo di Bakhmut, nell'est dell'Ucraina, l'esercito di Kiev ha fatto sapere che sta respingendo costanti attacchi a Bakhmut e sta rafforzando le sue postazioni nelle zone intorno alla città e in particolare a Soledar. Nona Mikhelidze, esperta di geopolitica e relazioni internazionali, ospite a Tagadà lunedì 9 gennaio fa il punto della situazione e rivela quali potrebbero essere i nuovi piani del presidente russo Vladimir Putin, sempre più solo. "Dal mese di giugno continue sconfitte" spiega. "L'esercito russo è riuscito a rallentare la controffensiva a Kharkiv e Kherson ma non riesce ad avanzare". Il caso dei seicento soldati? La conduttrice di La7 Tiziana Panella chiede se sia vero o una fake news.  "La rivendicazione dei 600 soldati uccisi a Kramatorsk sarebbe la risposta del Cremlino all'attacco di Kiev di Capodanno ma gli ucraini hanno detto che non è vero. "I reporter presenti lì hanno dichiarato che le caserme sono in piedi, l'edificio non è stato colpito". L'esperta cita il quotidiano La Repubblica e la Cnn. Perché fare questo tipo di comunicazione? Serve a loro per rassicurare? "Io credo che Putin non sia ben informato su questa guerra" risponde Mikhelidze. La messa in occasione del Natale ortodosso e in completa di solitudine è un chiaro messaggio. "Di isolamento completo - evidenzia la politologa - È la prima volta che accade in 22 anni, normalmente il presidente assiste con i fedeli. Di solito lo attende una cattedrale strapiena. Cresce la paranoia sulla sua vita: ha la percezione che la sua popolazione non sia contenta. Non solo chi non è contento della guerra in generale ma anche chi non è soddisfatto dell'andamento del conflitto in Ucraina. Putin ha paura per la sua vita" sostiene Mikhelidze. "È davanti a un bivio: la guerra totale e il tavolo dei negoziati?" domanda la conduttrice. "Non so se politicamente riuscirebbe a sostenere il tavolo dei negoziati, a giustificarlo a meno che non sia alle sue condizioni". Quindi escalation? "Gran Bretagna, Stati Uniti e Francia stanno mandando carri armati: armi offensive e non più difensive" evidenza l'esperta. Un chiaro segnale che la guerra non sembrerebbe volgere al termine.

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