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Otto e mezzo, scontro tra Italo Bocchino e Stefano Feltri sul Reddito di cittadinanza

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Scontro sul Reddito di cittadinanza. Mentre il governo approva le nuove norme di transizione del provvedimento, negli studi di televisivi ci si accapiglia sulla possibilità di eliminarlo completamente. Ospiti della puntata di "Otto e mezzo" andata in onda il 21 novembre, erano Italo Bocchino, direttore del Secolo d'Italia, e Stefano Feltri, direttore di "Domani". I due non si sono risparmiati critiche e affondi senza esclusione di colpi. "Se vuoi dare soldi alle persone per guardare la televisione sul divano fallo pure ma coi soldi tuoi. Non coi soldi della gente che paga le tasse - ha detto Italo Bocchino rivolgendosi a Feltri - Il Reddito di cittadinanza è stata un'operazione di voto di scambio dei Cinque Stelle che tu stai difendendo. E' una cosa vergognosa. Oltretutto, in questa manovra 21 miliardi su 32 sono dati agli svantaggiati per pagare le bollette. Quindi ben il 70% delle risorse va ai più bisognosi". 

 

 

 

 

Dal canto suo Stefano Feltri, direttore di "Domani, ha risposto per le rime: "Il Reddito di cittadinanza ha aiutato 4.7 milioni di persone in 3 anni con 22 miliardi - ha detto Feltri - Sono soldi che sono andati a persone che hanno un reddito molto basso. Togliere l'Iva su pane e pasta vuol dire aiutare anche noi che siamo in questo studio ma questo è sbagliato: noi non dovremmo avere aiuti fiscali dallo Stato perché non abbiamo problemi. Ci sono rottamazioni fiscali e interventi per chi non ha pagato le tasse. Gli interventi sulle bollette sono la prosecuzione di quello che ha fatto Draghi. I lavoratori dipendenti vengono tassati tre volte di più dei lavoratori autonomi".   

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