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Letizia Moratti, Rosi Bindi minaccia il Pd: "Appoggiano la candidatura? Strappo la tessera"

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Giada Oricchio
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“Strappo la tessera del Pd se succede”. È questo l’avvertimento di Rosy Bindi al partito democratico in merito all’ipotesi di sostenere la candidatura di Letizia Moratti - da sempre espressione della società civile in seno alla destra - alle elezioni per la presidenza della Regione Lombardia. L’ex presidente dei dem, ospite della trasmissione “Tagadà” su La7, giovedì 10 novembre, ha parlato di immigrazione e del braccio di ferro tra Francia e Italia sulle navi Ong cui è seguita una forte ritorsione del governo Macron (il ministro degli Esteri Antonio Tajani l’ha definita “esagerata”).

Sul finire dell’intervista, la conduttrice Tiziana Panella ha provocato l’illustre ospite: “Ha notizie del PD?” e Bindi: “Non più di quelle che avete voi. Sono sempre più convinta che il partito deve andare oltre se stesso e decidersi a fondare la sinistra in questo Paese. Questa era la sua vocazione originaria e l’ha tradita a causa dell’OPA renziana su cui nessuno ha mai fatto una seria riflessione”. Una bella scudisciata alla forza politica di cui è stata presidente e a cui ne ha fatto seguire un’altra ancora più rumorosa. Panella le ha chiesto: “Se vivesse in Lombardia, voterebbe per Letizia Moratti?”, l’ex ministra ha strabuzzato gli occhi e affermato papale, papale: “Se il PD in Lombardia appoggia Moratti, prendo la tessera del partito e la strappo!”, “Qui in diretta a Tagadà, mi raccomando! Mi piacciono le sue valutazioni schiette, non proprio ‘dico-non dico’…” ha ribattuto ironica la conduttrice. Rosy Bindi ha poi chiarito il motivo di un no inappellabile: “Siccome nella vita mi sono occupata di poche cose ma seriamente, dico che la riforma sanitaria della Moratti è opposta a quella di Tina Anselmi nel 1978 e che avevo provato a riattivare… quindi no, non è possibile sostenerla”.

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