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Ucraina, Enrico Mentana impallina i finti pacifisti, post durissimo: con chi ce l'ha

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Enrico Mentana torna a parlare sui social della guerra e dopo aver proposto una grande manifestazione senza colori o bandiere per l'Ucraina libera e il ritiro delle truppe russe ha scritto un post su Instagram contro i finti pacifisti.

"A coloro che hanno scambiato la speranza di pace con la pretesa di essere lasciati in pace, a coloro che ogni giorno vogliono spiegare a Zelensky e ai suoi soldati come si fa e come non si fa la resistenza contro un esercito invasore, a coloro che rivendicano via Rasella ma condannano il sabotaggio del ponte in Crimea, a coloro che mettono sullo stesso piano occupanti e vittime degli occupanti, a coloro che sostengono che Putin ha anche le sue ragioni; a tutti voi propongo di andare a spiegare le vostre ragioni alle donne, agli anziani e ai bambini costretti a scappare dall'Ucraina dopo l'attacco russo", premette il direttore del Tg La7 che dopo aver individuato gli interlocutori arriva al punto.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Enrico Mentana (@enricomentana)

"Ditelo voi a quei sei milioni di profughi riparati in terra straniera che è più importante la vostra pretesa di stare in pace che il diritto a riavere la loro terra, la loro casa, la loro libertà, la loro nazione", scrive il giornalista che ha scatenaato una grande quantità di commenti, non tutti positivi. C'è chi attacca i "rivoluzionari da divano" capaci di "giudicare i profughi e i soldati dalla comodità del proprio salotto", ma anche chi fa notare a Mentana  "che proprio la pace ridarrebbe la dimora a quelle 6 milioni di persone". 

 

Ieri Mentana aveva lanciato l'idea della manifestazione pro-Ucraina, che qualcuno aveva letto come una stoccata a quella promossa dal leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte, il giorno precedente aveva scritto un altro durissimo post su Facebook: "Come si temeva, più la guerra va avanti e più si tende a dimenticare chi ha attaccato e chi si è difeso. E molti scambiano la pace con il loro desiderio di essere lasciati in pace". 

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