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Tagadà, Cassese: "I problemi di Letta". Il costituzionalista polverizza il Pd

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Giada Oricchio
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“Il Pd è a un bivio”. Il costituzionalista Sabino Cassese, in collegamento con il programma televisivo “Tagadà”, mercoledì 5 ottobre, è partito dalla considerazione che l’astensionismo è un grande problema per la democrazia e ha aggiunto che senza il Pd viene a mancare dialettica e pluralismo. Poi ha messo in fila i problemi del partito guidato ancora da Enrico Letta: “Paradossalmente invece di sciogliersi dovrebbe unirsi. In realtà è una confederazione di diverse anime politiche di sinistra che finora non ha avuto la forza di unirsi a sufficienza. Perché un anno fa quando è stato richiamato, Letta non ha convocato subito il congresso?”.

La mancata investitura da parte degli iscritti, secondo l’illustre professore, ha reso Enrico Letta “debolissimo e prigioniero di chi lo aveva nominato”. Il 6 ottobre si svolgerà la direzione del Partito Democratico, si farà l’analisi della sconfitta alle elezioni del 25 settembre e si stabilirà quando convocare il Congresso (probabilmente a marzo 2023). A proposito del risultato delle urne, Cassese ha ribadito che ad andare male non è stato tanto il Pd, che ha preso più o meno gli stessi voti del 2018, quanto la coalizione: “Non sono riusciti a sfruttare la legge Rosato, da loro stessa voluta in passato. Non si è messo d’accordo con altri partiti perché è mancata l’amalgama all’interno del PD stesso”.

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