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Quanto dura Xi Jinping, "guerra e catastrofi". La previsione di Federico Rampini sulla Cina

Giada Oricchio
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La controffensiva vincente dei soldati ucraini sta mettendo all’angolo Vladimir Putin e anche l’alleato Xi Jinping (i due si incontreranno domani a Samarcanda, nda). Lo scrittore Federico Rampini nel consueto editoriale per il sito del Corriere della Sera, ha passato in rassegna le difficoltà della Repubblica Popolare cinese, prossima alle elezioni per la conferma del presidente Xi: “In Cina stanno succedendo cose terribili, mi riferisco anche a calamità naturali. Nella sola regione del Sichuan ci sono stati un terremoto abbastanza grave e un nuovo focolaio importante di Covid a Pechino che ha portato ad un lockdown duro nella capitale dello Sichuan che conta 10 milioni di abitanti. Tutto questo va ad aggiungersi ad una serie di segnali che aumentano la preoccupazione, la tensione e l'angoscia dei cinesi che sono portati a interrogarsi sul mandato celeste”.

Cosa si intenda per mandato celeste lo ha spiegato lo stesso Rampini: “Nella tradizione cinese, il sovrano aveva una specie di investitura divina. Il segnale che questa investitura divina veniva a mancare  di solito erano proprio calamità naturali come pandemie, terremoti, alluvioni, invasioni di cavallette, le stesse che noi abbiamo nell’Apocalisse. Una ex professoressa del partito comunista cinese, oggi esule negli Stati Uniti, scrive delle debolezze nascoste di Xi Jinping. A noi sembra l'uomo più potente della Terra, nemmeno Biden ha il suo potere, ma il malcontento della popolazione cinese aumenta. La gestione del Covid è stata disastrosa a colpi di lockdown e restrizioni feroci che impediscono ai cinesi di vivere una vita normale da due anni e mezzo”.

Ed ecco il legame con la Russia: “L’appoggio alla guerra in Ucraina sta costando caro, l’economia cinese rallenta e si aggiungono queste calamità naturali. Xi Jinping vuole farsi dare un terzo mandato presidenziale al Congresso del Partito comunista che si terrà a novembre. Apparentemente non ha oppositori né correnti però la ex professoressa, che ha lo sguardo acuto e profondo, ci dice ‘non fidatevi troppo delle apparenze’”. Sul summit storico tra Putin e Xi Jinping domani a Samarcanda, la vera capitale della Via della Seta, Rampini fa una previsione: “E’ il primo incontro tra i due leader dalla pandemia. Sarà un vertice molto delicato. Sarà un tripudio di trionfalismo, continueranno a dire che l’Occidente è un malato terminale e una civiltà decadente e si compiaceranno del fatto che tante nazioni, sudafricane, asiatiche e sudamericane, non prendono posizione sulla guerra in Ucraina. Gongoleranno perché l’influenza occidentale e americana non è più quella di una volta”. Ma c’è un ma. Secondo lo scrittore, infatti, Xi Jinping, alla luce dei pesanti rallentamenti economici, chiederà conto a Putin dell’invasione in Ucraina “non facile e rapida” come prospettato a gennaio 2022 e il presidente russo a sua volta lamenterà di non aver ricevuto tutto l’appoggio promesso (ad esempio poche armi). Insomma, i rapporti tra l’Orso e il Dragone non sono idilliaci.

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