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Presidenzialismo, "liberale e coerente". Carlo Nordio spegne l'allarme rosso

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Nel giorno in cui esplode la polemica sulla riforma del presidenzialismo, dopo le parole di Silvio Berlusconi in un'intervista radio, Carlo Nordio spegne tutti gli allarmi rossi accesi dalla sinistra. Nel programma del centrodestra c'è anche la riforma che prevede l'elezione diretta del Capo dello Stato. Le parole del Cav di questa mattina deflagrano come una bomba quando l'ex premier evidenzia che, in caso di approvazione del presidenzialismo, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dovrebbe dimettersi. Giù le accuse di sinistra, Enrico Letta e Carlo Calenda in prima fila.

Ma ci pensa l'ex magistrato e giurista Nordio a dare lezioni alla sinistra. Su ilDomani spiega: "Ogni sistema ha i suoi pregi e difetti, l'importante è che sia liberale e coerente. La Francia ha adottato il semipresidenzialismo sull'onda di una ingovernabilità interna dovuta alle tensioni della guerra di Algeria, e sotto l'autorevole guida di uno statista come Charles de Gaulle. Oggi per fortuna non siamo in una situazione così grave, ma è indubbio che il nostro sistema politico è ormai ingestibile. Credo che in una nuova assemblea Costituente un centinaio di saggi dovrebbero sedersi a tavolino ed esaminare ogni possibilità. L'elezione diretta del capo dello stato potrebbe essere un'opzione ragionevole. È una delle proposte della Fondazione Luigi Einaudi, alla quale mi onoro di appartenere".

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