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Presidenzialismo, Silvio Berlusconi zittisce la sinistra: "Cosa ho detto su Mattarella"

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Il tema del presidenzialismo irrompe nella campagna elettorale con le dichiarazioni di Silvio Berlusconi questa mattina a Radio Capital.  "Il presidenzialismo? Spero si farà brevemente. Se entrasse in vigore Mattarella dovrebbe dimettersi, poi magari potrebbe essere eletto di nuovo" ha dichiarato il Cav alla radio scatenando numerose reazioni. Anche quella furiosa del leader di Azione Carlo Calenda: "Dopo aver cacciato Draghi adesso anche Mattarella. Non credo che Berlusconi sia più in sé" cinguetta su Twitter. Il segretario del Pd Enrico Letta avverte: "Dopo Draghi ora Mattarella, destra pericolosa. La campagna elettorale tira in ballo il presidente della Repubblica

Poi l'affondo di Calenda contro il Cav: "Berlusconi, non è Mattarella a doversi dimettere ma tu a non dover essere eletto. Ci stiamo lavorando". A distanza di qualche ora arriva la precisazione del diretto interessato: "Non ho mai attaccato il Presidente Mattarella, né mai ne ho chiesto le dimissioni" scrive il leader di Forza Italia su Facebook in un post che accompagna l'intervista di questa mattina su Radio Capital. "Ho solo detto una cosa ovvia e scontata, e cioè che, una volta approvata la riforma costituzionale sul Presidenzialismo, prima di procedere all’elezione diretta del nuovo Capo Dello Stato, sarebbero necessarie le dimissioni di Mattarella “che potrebbe peraltro essere eletto di nuovo".

Tutto qui: una semplice spiegazione di come potrebbe funzionare la riforma sul Presidenzialismo proposta nel programma del centrodestra. "Come si possa scambiare tutto questo per un attacco a Mattarella rimane un mistero. O forse si può spiegare con la malafede di chi mi attribuisce un’intenzione che non è mai stata la mia", conclude il Cav.

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