
Fratelli Bianchi, Piero Sansonetti scatena i social: “No alla separazione, ferocia senza civiltà”

Marco e Gabriele Bianchi sono stati condannati all’ergastolo per l’omicidio di Willy Duarte Monteiro andati in scena a Rebibbia. Soltanto uno dei due sconterà la pena a Rebibbia, carcere di Roma, con Marco, il più piccolo dei due, che sarà trasferito in un’altra sede: ciascuno sconterà la pena singolarmente e non potranno vedersi o avere contatti. La decisione ha mandato su tutte le furie Piero Sansonetti, direttore de Il Riformista: “Hanno separato i fratelli Bianchi, dopo l’ergastolo. Non si vedranno mai più. Lo stato si comporta con loro con la stessa ferocia con la quale loro si sono comportati con Willy. A me non piace questa cosa. Non trovo che sia civiltà”.
Omicidio Willy, il legale dei fratelli Bianchi dopo l'ergastolo: "Sentenza mediatica"
Il messaggio su Twitter del giornalista ha scatenato il “tribunale” dei social, con oltre 5mila commenti sulla vicenda. “L'ergastolo ai fratelli Bianchi è una vendetta, Willy non tornerà più dai genitori ma questa non è civiltà. Separati in cella, lo Stato è come loro. Tutti sono persone umane. Anche chi ha commesso i peggiori delitti. Nessuno tocchi Caino è scritto nella Bibbia” ha scritto ancora Sansonetti rispondendo alle critiche di qualche utente, concludendo poi con una domanda retorica: “Lei pensa che la civiltà dello Stato debba essere uguale a quella di due assassini?”.
Hanno separato i fratelli Bianchi, dopo l’ergastolo. Non si vedranno mai più. Lo stato si comporta con loro con la stessa ferocia con la quale loro si sono comportati con Willy. A me non piace questa cosa. Non trovo che sia civiltà
— PieroSansonetti (@PieroSansonetti) July 6, 2022
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