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Stasera Italia, “scoop inesistente”. Maria Giovanna Maglie fa a pezzi il Corriere della Sera e la lista dei putiniani

Luca De Lellis
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Lo scoop del Corriere della Sera? “Inesistente”. Maria Giovanna Maglie, nel corso della trasmissione Stasera Italia andata in onda su Rete 4 giovedì 9 giugno, non ha usato mezze misure nel disintegrare l’articolo pubblicato dal quotidiano diretto da Luciano Fontana. Il pezzo, nel quale viene riportata una lista di presunti “filo-putiniani” che portano avanti le loro idee nel nostro Paese, è stato difeso con veemenza da Tommaso Labate, firma del Corriere: “A me sembra una follia che venga chiamata lista di proscrizione. Perché se così fosse tutti gli individui citati dovrebbero essere espulsi. La sera della pubblicazione invece se ne stavano beati in televisione, anche quelli che prima erano sconosciuti all’opinione pubblica. Nessuno – ha concluso il giornalista – ha considerato quel fatto destituito di fondamento, nonostante le prese di distanza del Copasir”.

 

 

Maglie, ospite della conduttrice Barbara Palombelli, ha controbattuto sul tema della Russia che ha sconvolto il sistema d’informazione italiana negli ultimi giorni: “Se sei un giornale schierato dall’altra parte non è un modo corretto di fare informazione. Cosa cavolo hai fatto a fare questa lista? Qual è la ragione giornalistica di questo inesistente scoop?”. L’obiettivo dell’articolo è forse stato quello di mettere alla gogna le persone che offrono una visione non americano-centrica del conflitto tra Russia e Ucraina? “Non è così”, afferma Labate. “Il tema è che esiste una lista di persone che rivendica fatti errati che fuorviano l’opinione pubblica e che potrebbero essere stati convinti a dire certe cose”.

 

 

Alla rievocazione della firma del Corriere di uno dei più grandi scoop del Novecento, il caso Watergate, Maglie perde le staffe: “Ma cosa c’entra? Quella cospirazione fu un reato, essere filo-putiniani non lo è”. Per una persona che è andata controcorrente anche sulle questioni del green pass e del vaccino obbligatorio, non è accettabile un articolo che colpevolizzi le opinioni fuori dal coro.

 

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