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Il colpo da ko di Giovanni Minoli a Massimo Giletti. "Ospiti strani", cala il gelo sui giornalisti russi

Arnaldo Magro
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Memore di cotanta saggezza, Massimo Giletti inizia la sua «Arena» nel migliore dei modi. Con l'intervista «agguerritissima» ad un giornalista russo collegato. Dopo le accuse di eccessivo puntinismo rivolte a La7 tutta, il giornalista scalpita per dimostrare a tutti quanti l'imparzialità della sua trasmissione: «Innanzitutto chiariamo una cosa, voi giornalisti russi avete voce solo da noi in Italia o parlate anche in altre parti del mondo?». Peccato però che la risposta del collega russo, sia inappellabile: «È proprio così, noi parliamo soltanto da voi in Italia».

Un uppercut a freddo, che stenderebbe anche il Mike Tyson della tivù. Brutto colpo ma si va avanti. Giletti è troppo scafato per accusare. Stoicamente resiste e si ributta a testa bassa nel match. L'intervista al maestro di giornalismo Giovanni Minoli, potrebbe/dovrebbe almeno secondo gli autori risollevare il livello della puntata. Minoli invece è pure lui implacabile ed assesta una frase da ko tecnico. «Il migliore rimane Mentana, non cerca ospiti strani per il mero ascolto, come invece fate voi». «Ogni intervista è un match», disse lo stesso Minoli. «Se puoi vincere, dipende da come ti senti. Addirittura da quello che hai mangiato. Dalla fame che dimostri di avere. La velocità di reazione è frazione di un secondo». Vien da pensare che a Minoli, prima di quell'intervista, non sia stato dato granché da mangiare. 

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