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Otto e mezzo, Beppe Severgnini umilia il M5s e Di Maio: "In politica estera ne hanno infilate una dopo l'altra"

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"I grillini in materia di politica estera ne hanno combinata una dietro l'altra". La sentenza stellare è quella di Beppe Severgnini in collegamento con Otto e mezzo. L'editorialista del Corriere della Sera è tra gli ospiti di Lilli Gruber - su La7 mercoledì 18 maggio - con il direttore di Limes Lucio Caracciolo e il giornalista del Fatto Quotidiano Andrea Scanzi. Alla domanda della conduttrice sull'Italia "ventre molle del patto atlantico" Severgnini spiega come la storia del Novecento italiano racconti chiaramente il Paese all'interno delle alleanze. "Un'espressione che mi ha sempre fatto ridere - confessa - Noi italiani dentro le alleanze iniziamo ad agitarci e pensiamo a strade alternative. Quindi oggi un po' di sospetto su cosa farà l'Italia c'è: siamo dei sorvegliati speciale".

Poi l'affondo al MoVimento Cinque Stelle: "La verità al di là dei giochi parlamentari i grillini in materia di politica estera ne hanno combinata una dietro l'altra. L'Elevato non riesce a pronunciare il nome Putin e tace completamente su una cosa così terribile come questa guerra. Hanno detto cose sbagliate su Putin, sulla guerra". Sulla Cina, su Trump, la lista è lunghissima per l'editorialista: ricordiamo cosa ha fatto il nostro ministro degli Esteri con i gilet gialli in Francia - rinfresca la memoria Severgnini - Non so cosa ci facessero a capo di una commissione che li vedeva alla presidenza... un po' per incompetenza, un po' per ingenuità, un po' per smania di protagonismo. Però veramente con gli esteri devono imparare molto" esclama Severgnini.

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