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Otto e mezzo, Nina Khrushcheva: "Putin ha chiesto scusa". La teoria della docente russa sul discorso dello Zar

Giada Oricchio
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“Ho visto l’ombra di un pentimento”. Lucio Caracciolo, direttore della rivista geopolitica "Limes" dà una chiave di lettura inedita e sorprendente della parata militare della Vittoria che oggi ha avuto per protagonista il presidente russo Vladimir Putin. Nello studio di Otto e Mezzo, il talk politico di La7, lunedì 9 maggio, la storica Nina Khrushcheva, nipote di Nikita Khrushchev, ha detto di ritenere il breve discorso di Putin “estremamente efficiente ed efficace” e ha osservato: “Forse in qualche modo ha chiesto scusa, sicuramente voleva giustificare il motivo della presenza dei soldati russi in Ucraina, probabilmente era quello che voleva fare. Ha fatto qualcosa di diverso rispetto a quanto si aspettava la gente”.

Non di scuse, ma di pentimento parla invece Lucio Caracciolo: “Mah, la professoressa è russa e forse può dare un giudizio migliore di Putin. Quello che a noi appare assurdo, tipo che la Nato voleva attaccare la Russia, può fare presa sui russi. A me ha dato l’impressione di una persona che stava cercano di giustificare a sé stesso quello che aveva fatto, parlando di qualcosa di inevitabile, di un destino che non gli ha lasciato alternative. E forse lì si può leggere un pizzico di pentimento perché è un leader che ha pregiudicato la sua reputazione ma anche quella del suo Paese in una decisione evitabile. Io ho visto un leader che sta cercando di giustificare qualcosa che non andrà bene la Russia. Può metterci tutti i fiocchi che vuole, ma per lui è una sconfitta”.

Lo storico ne ha anche per la Nato, a riprova dell’equilibrio con cui maneggia la materia: “Quando Putin dice che la Nato voleva attaccare la Russia, per me intendeva la Crimea che lui considera russa. E questo dal suo punto di vista si può capire perché  qualcuno a Kiev lo diceva che era pronto a riprendersi la Crimea”.

 

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