Che c'entra Petrarca con Kirk
Non vorrei sembrarvi pedante ma quel che sta succedendo intorno a Charlie Kirk mi ha sbloccato un ricordo, come dicono gli smanettoni di oggi, del mio vecchio liceo. Quando il professor Tullio Migotto ci spiegò fumando la pipa in classe «In vita e in morte di Madonna Laura» di Francesco Petrarca.
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Disse che l’amata del poeta «era più viva dopo morta» E in quelle semplici parole consegnò il senso stesso del pensiero. Avete notato anche voi che Kirk è stato ucciso da un ragazzo folle nel nome di un’ideologia ancora più folle. Ma mentre la sinistra si affannava a elencare insulti dimostrando di non aver mai ascoltato nemmeno per un minuto Charlie parlare, l’effetto è stato moltiplicarne il pensiero e soprattutto farlo scoprire all’improvviso a decine di milioni di persone.
Capitasse a me preferirei restare vivo, ma visto che indietro non si può tornare, se ne facciano una ragione gli ipocriti odiatori: la sua morte l’ha reso più vivo. E oggi sappiamo che se mai da Kirk poteva nascere qualcosa di politico, questo qualcosa arriverà più presto e più forte di prima.
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