
Il caso Ramy l'ultima offesa agli italiani

Vediamo se ho capito bene: nella Milano di Beppe Sala infestata di delinquenti due di questi, a bordo di uno scooter, non si fermano all’alt dei carabinieri. Il tizio che guida ha fatto uso di alcol e droga, il tizio dietro, tale Ramy, lo incita a fuggire. i militari, come è normale che sia, di fronte ai due autocertificati criminali (un cittadino che non ha nulla da nascondere si ferma e esibisce i documenti, poi risale sullo scooter e se ne va) li inseguono. Dopo alcuni minuti il tizio che guida lo scooter perde il controllo, si schianta contro un palo e l’amico muore.
Ora scopriamo che anziché indagare il delinquente alla guida dello scooter la nostra giustizia pensa bene di indagare il carabiniere, al quale dovremo invece dare una onorificenza. Stare di notte a Milano per quattro soldi a rischiare la vita è da eroi, non da criminali. E comparare, immaginando un concorso in omicidio, un delinquente in fuga a un carabiniere in servizio, per quanto mi riguarda è un’offesa all’Italia, agli italiani, a chi paga le tasse e anche a chi ha scritto la Costituzione, se la leggete bene.
Caso Ramy, "omicidio stradale" anche per il carabiniere: è polemica
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