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La lezione all'Europa delle larve

Tommaso Cerno
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Mentre Trump tornava alla Casa Bianca, dicendoci che da oggi l’Occidente liberale cambierà per sempre, la nostra vecchia e malandata Europa votava per la farina di larva. Basta questo a capire che, quando Musk arriverà su Marte, ci troverà i nostri burocrati sommersi di scartoffie e di ideologia spicciola, gente che da ormai dieci anni almeno vive su un altro pianeta all’insaputa di tutti. Il pianeta della ratifica, della regolamentazione, del mondo che non può più cambiare perché ha fatto indigestione di scartoffie.

 

Perché per noi l’immigrazione irregolare, la crisi della classe media, la violenza delle periferie urbane, il dilagare del radicalismo islamico, l’economia in mano ai colossi stranieri, si combattono con una bella torta di , insetti morti e un po’ di politically correct, la versione green della censura fascista. Siamo fatti così, zombie di quel che fu il più bel sistema politico che l’uomo abbia immaginato.

 

Per farlo risorgerebastava davvero il buon senso di nonna, ma a noi serviva evidentemente un Tycoon americano che sa combattere. Se questo è un problema, significa che siamo noi anon essere più democratici. Meno male che nel vuoto pneumatico europeo, a CapitolHill ci fosse Giorgia Meloni. E pure il fantasma di Ursula (meno fessa dei suoi sostenitori). Io non so se l’America andrà davvero su Marte, ma so che da ieri è tornata sulla Terra.

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