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Non esistono più i giustizialisti di una volta

Gabriele Di Marzo
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C’è da costituire un nuovo ente di tutela che protegga il giustizialista duro e puro. Quello che non cedeva di un millimetro e ribaltava, più o meno così, un principio costituzionale: un indagato è sempre colpevole, fino a prova contraria. È divenuto, questo, un giustizialista-panda: specie in via d’estinzione. È in netta minoranza. Remoti e dimenticati i tempi d’oro guidati dall’ex magistrato Antonio Di Pietro. Lontane le piazze grilline, le manette sventolate come bandiere. La specie giustizialista si è evoluta. È nato, ed è più vivo che mai, il giustizialista da ztl. Con confini geografici che, per ora, sanno solo di Bari e Regione Puglia.

È Giuseppe Conte, leader del M5S, a guidare la nuova specie. Il fatto è noto: la Puglia, negli ultimi mesi, è protagonista di inchieste con diverse ipotesi di voto di scambio. I grillini hanno fatto un passo indietro rispetto alle già previste primarie di Bari. Appuntamento che avrebbe deciso il candidato sindaco del campolargo. Il sostituto di Antonio Decaro, per intenderci. Tutto è saltato: Conte ha tuonato forte e chiaro, facendo anche arrabbiare Elly Schlein. L’ex premier ha fatto saltare il banco. Ma solo a Bari città. Perché è questa la peculiarità dei novelli giustizialisti da ztl. Leggere tutte le inchieste ma valutare, commettere e agire solo su quelle che sono nel perimetro minore.

Perché, se così non fosse, lo stesso principio applicato per il comune di Bari dovrebbe valere anche per la Regione Puglia. Dove i grillini sono parte integrante della giunta del Presidente Michele Emiliano. In giunta con, fino a qualche ora fa, la dimissionaria ma anch’essa indagata, Anita Maurodinoia, assessore regionale ai Trasporti. Tra gli arrestati, ai domiciliari, c’è anche il marito dell’assessora, Sandro Cataldo. Per la stessa inchiesta.  Il principio della legalità al quale si appella anche giustamente, l’ex premier Conte, non può valere ad intermittenza. Perché è universale. Questo lo sapevano bene i giustizialisti duri e puri. Quelli, oggi, in via d’estinzione. Ne sono rimasti davvero pochi in giro e in politica. Alcuni, dicevamo, si sono trasformati in giustizialisti da ztl. Per altri, invece, è bastata una puntata del noto programma televisivo «Report». Anche per ricordarsi che, presto o tardi, a fare il puro troverai uno più puro che ti epura.

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