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Caso David Rossi, sospendere i tre pm per il Csm può essere una grande occasione di redenzione

Benedetta Frucci
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Se si dovesse indicare il simbolo per eccellenza delle drammatiche condizioni in cui versa la giustizia italiana, esso sarebbe senz' altro l'attuale Consiglio Superiore della Magistratura. In seguito alle rivelazioni di Palamara, l'unico atto che il Presidente della Repubblica avrebbe dovuto compiere sarebbe stato quello di scioglierlo. Poi, ci sarebbe dovuta essere una riforma profonda del sistema di elezione, attraverso il sorteggio (previa revisione costituzionale), l'unico sistema capace di scardinare il potere delle correnti. Invece, si è scelto di ignorare l'elefante nella stanza e di procedere con una riformicchia, quella varata da Marta Cartabia, che con generosità potremmo definire inutile.

Cosí, i magistrati hanno continuato a fare il buono e il cattivo tempo e il Csm a non intervenire. Eccetto che nel caso di Cosimo Ferri. Lí, d'improvviso hanno tirato fuori il pugno duro, condannando il magistrato in aspettativa alla perdita di anni mesi di anzianità per aver osato accompagnare il giudice Esposito- colui che riveló il presunto complotto giudiziario ordito contro il Cavaliere- da Silvio Berlusconi. Pensare che lo stesso Csm, per un caso di molestie su una collega, aveva condannato l'ex procuratore capo di Firenze Creazzo alla perdita di due mesi di anzianità. Per questo Csm e per il suo Vicepresidente Ermini insomma, un magistrato che molesta una collega deve essere punito meno severamente di un ex sottosegretario alla Giustizia che favorisce un incontro fra un giudice e un ex Premier. Strana idea della giustizia, ma tant' è. Intanto in questi giorni è giunta la notizia che la Procura di Genova sta indagando per falso aggravato i tre pm del caso David Rossi, Nicola Marini, Aldo Natalini e Antonino Nastasi. Un estremo risveglio dei giudici genovesi, direte? Macché.

Un atto dovuto, grazie alle terribili verità sul modo vergognoso in cui sono state condotte le indagini dalla procura senese, emerse solo per l'eccellente lavoro del Direttore di questo giornale, Davide Vecchi, e della Commissione parlamentare d'inchiesta sul caso. Ora, questo Csm avrebbe, prima di essere finalmente rinnovato, un'occasione per tentare una redenzione: sospendere i tre pm. Un gesto che non cancellerebbe certo anni di malagiustizia ma che potrebbe ridare un minimo di fiducia nel sistema. Lo faranno? Macché. Non resta che sperare nell'opera riformatrice del Ministro Nordio e nell'elezione del nuovo Csm.

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