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Draghi, Macron e Scholz in treno, "maledetto". Il retroscena pesante sul viaggio dei presidenti

Gianfranco Ferroni
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Già sta girando la storia del «treno maledetto»: quello che ha portato in Ucraina Emmanuel Macron, Mario Draghi e Olaf Scholz rischia di passare alla storia, secondo alcuni parlamentari, come il mezzo di trasporto più sventurato degli ultimi tempi. Tutta colpa del vagone presidenziale, «così scuro che sembrava uscito da un film horror», dice un deputato cinefilo. Viene sottolineato che il primo a essere colpito dalla sfortuna è Macron, che ha clamorosamente perso le elezioni in Francia, consegnando la nazione all'instabilità politica. Per Draghi, l'improvviso disfacimento dei pentastellati rischia di mettere a repentaglio il suo governo. Quanto a Scholz, non dorme sonni tranquilli e il suo nemico numero uno si chiama Ursula. Sì, proprio la presidente della Commissione europea. Vediamo cosa succederà. 

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