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C'è una nuova casta di privilegiati: i giornalisti di mamma Rai

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Arnaldo Magro
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E poi dicono che la casta, è solo quella della politica. Quella dei giornalisti in Rai, cosa sarebbe dunque? Una benevola congrega di frati francescani forse? I tre volti del Tg1 che si rifiutano di lavorare all'alba, sono l'esempio plastico, di quanto si ritengano intoccabili gli addetti all'informazione di viale Mazzini. Come fossero dei Razzi o degli Scilipoti qualunque. Dimenticando che parliamo di una azienda pubblica, laddove anche il loro compenso, risulta volgarmente a carico dei contribuenti. Ma in questo caso, nessuna levata di scudi da parte dei grillini. Stranamente. Pare addirittura che uno dei tre giornalisti, (non è Giorgino) abbia chiesto l'intercessione di un alto dirigente del Pd, per tenersi la conduzione delle ore 20. Invano.

 

 

Ben altra aria si respira in casa Mediaset, dove si continuano a sperimentare volti nuovi per le conduzioni del futuro. Tra astri nascenti e mezzi flop. Da Marcello Vinonuovo a Francesco Vecchi, chiudendo con Simona Branchetti. Una serie di incastri e spostamenti, potrebbero definitivamente far brillare la stella dell'ottima giornalista del tg5. Condurrà Morning News dal 27 giugno e pure lei, dovrà svegliarsi all'alba. Ma a differenza dei colleghi Rai, sapientemente lei non si è rifiutata. Tutt'altro. Chi ben comincia...

 

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