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Commercio estero: Di Stefano, 'dati ottimi, riforme eccellenti'

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AdnKronos
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Roma, 25 gen. (Adnkronos) - "L'Istat ha appena chiuso i calcoli sul commercio estero per il 2019 con i Paesi Extra Ue e, come avevo anticipato sui dati parziali, possiamo dire che è stato un anno eccellente. Rispetto al 2018, infatti, l'Italia ha chiuso con un +3.8%, più del doppio rispetto alla performance del 2018 quando era stato registrato un +1.7% sul 2017. E tutto ciò nonostante le flessioni congiunturali frutto della guerra dei dazi e del rallentamento complessivo del commercio internazionale. Segno della grande reattività delle nostre Pmi, capaci di adattarsi con rapidità al mutare degli scenari, e della capacità di Governo e istituzioni di assistere le nostre imprese nei loro percorsi all'estero, segno della crescente importanza dell'azione di diplomazia economica". Così in un intervento pubblicato su 'Il blog delle Stelle', Manlio Di Stefano, il sottosegretario di Stato al Ministero degli affari esteri. "Se guardiamo ai singoli mercati infatti - osserva -, scopriamo una diretta correlazione tra azione di governo e risultati: cresce infatti la Cina sul dato mese su mese (quello che qualche giornalista da strapazzo usava, maldestramente, per dimostrare un inesistente calo dell'export), mentre sull'anno cresce del 19.7% il Giappone, grazie anche all'accordo di libero scambio con la Ue, entrato in vigore dal 1º febbraio 2019, che abbiamo sostenuto da principio". Interessante, rileva Di Stefano, "anche la leggera ripresa dell'export verso la Russia con un +4.7% nonché il +6,4% sui Paesi Asean, un'area promettente su cui abbiamo puntiamo con missioni nelle Filippine, in Malesia e in Indonesia, e dove torneremo a breve, con una mia missione a febbraio in Vietnam e una nuova missione di sistema a fine anno, nonché con altre missioni mirate nelle principali capitali dell'area. Questi sono numeri, inoppugnabili e chiaramente frutto di un'azione precisa del nostro governo negli ultimi due anni".

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