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Mafia: comandante Carrozzo, 'a Belmonte Mezzagno era tornata a uccidere'

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AdnKronos
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Palermo, 15 gen. (Adnkronos) - E' l'arresto di Filippo Bisconti (4 dicembre 2018), considerato il capo mandamento di Belmonte Mezzagno a mutare gli equilibri nella gestione di Cosa Nostra nel paese in provincia di Palermo e segnare l'ascesa al vertice di Salvatore Francesco Tumminia, arrestato all'alba di oggi dai carabinieri. "Pochi giorni dopo l'arresto di Bisconti - spiega il comandante del Reparto operativo dei Carabinieri di Palermo Mauro Carrozzo - lui comincia a collaborare con la giustizia e, a livello deduttivo, possiamo dire che il suo arresto e la sua collaborazione hanno determinato un cambio di gestione della risoluzione delle controverse interne della famiglia mafiosa di Belmonte Mezzagno". Per gli inquirenti, con l'arresto di Bisconti "è come se fosse saltato un tappo". Fra gennaio e dicembre 2019, Belmonte Mezzagno è teatro di due omicidi e un tentato omicidio: a gennaio l'omicidio di Vincenzo Greco, a maggio quello del commercialista Antonio Di Liberto e a dicembre il tentato omicidio di Giuseppe Benigno, arrestato questa notte con l'accusa di associazione mafiosa. Delitti per i quali non è possibile accusare Tumminia ma tutti, evidenziano gli investigatori, "di chiara matrice mafiosa".

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