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Eni rinnova alleanza con Politecnico Torino su risorse energetiche marine

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AdnKronos
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Roma, 13 gen. (Adnkronos) - Eni rinnova l'alleanza con il Politecnico di Torino per lo sfruttamento delle risorse energetiche marine. Il Rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco, e l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, hanno infatti firmato un Protocollo d'Intesa per "rafforzare ulteriormente la consolidata collaborazione nell'ambito della ricerca scientifica, in particolare per realizzare un'iniziativa accademica congiunta volta ad ampliare lo studio delle forme di energia provenienti dal mare". Grazie a questo accordo fra Eni e Politecnico di Torino, sarà istituito il laboratorio di ricerca 'MarEnergy Lab' che avrà lo scopo di approfondire tematiche specifiche, "contribuendo così ad una ulteriore crescita del know-how in materia e ad una rapida realizzazione industriale delle tecnologie per lo sfruttamento delle risorse energetiche marine". Inoltre Eni sottolinea che sarà istituita una cattedra specifica sull'Energia dal Mare che avrà l'obiettivo di formare ingegneri specializzati nella progettazione, realizzazione e utilizzo delle nuove tecnologie che saranno sviluppate proprio nel laboratorio. In questo perimetro, il Politecnico di Torino si colloca come un attore primario a livello mondiale nell'ambito dello studio e sviluppo di tecnologie per lo sfruttamento di fonti rinnovabili marine, in particolare da moto ondoso. Eni ricorda che il colosso energetico "sulla base della propria esperienza nel campo delle attività di progettazione, realizzazione e operazioni di installazioni offshore, ha sviluppato e sta operando, in collaborazione con il Politecnico di Torino e con lo spin off del Politecnico stesso Wave for Energy, il primo impianto al mondo di generazione elettrica integrata da moto ondoso e fotovoltaico: l'Intertial Sea Wave Energy Converter (Iswec)". "L'impianto è in funzione da marzo 2019 nell'offshore di Ravenna e ha dimostrato elevata affidabilità e capacità di adattarsi alle diverse condizioni di mare, grazie al suo sistema attivo di controllo e regolazione. Infatti, nel periodo di esercizio si è arrivati a superare il valore nominale massimo di potenza installata pari a 50 kW" sottolinea ancora Eni rimarcando che "con la firma di questo Protocollo, la collaborazione avrà un ulteriore impulso, ampliando il campo d'azione congiunta allo studio di tutte le fonti di energia marina, andando a investigare non solo il moto ondoso ma anche l'eolico offshore, le correnti oceaniche e di marea e il gradiente salino". "Eni, grazie al rafforzamento della collaborazione con il Politecnico di Torino, consolida l'impegno concreto nello sviluppo e nell'implementazione di tecnologie che avranno un ruolo chiave nel processo di decarbonizzazione, guardando a nuove frontiere energetiche con un particolare focus sulla più grande fonte rinnovabile inutilizzata al mondo: le onde". E' stato l'ad di Eni, Claudio Descalzi, a commentare così la firma con il Politecnico di Torino un Protocollo d'Intesa per rafforzare ulteriormente la collaborazione nell'ambito della ricerca scientifica e, in particolare, per realizzare un'iniziativa accademica congiunta sullo studio delle forme di energia provenienti dal mare. La collaborazione del Politecnico di Torino con Eni "in un settore tanto strategico per il pianeta come quello della produzione di energia da fonti rinnovabili, rappresenta per il nostro Ateneo un esempio virtuoso di open innovation che, nata nei nostri laboratori di ricerca, ha attraversato tutti i successivi passaggi verso l'immissione nel mercato, dalla nascita della spin-off Wave for Energy, fino all'adozione da parte di un grande gruppo industriale". A dirlo è stato il Rettore del Politecnico, Guido Saracco, in occasione della firma di un Protocollo d'Intesa con Eni per lo studio delle forme di energia provenienti dal mare. "Questo accordo, altresì, -commenta ancora Saracco- potenzia ulteriormente la nostra collaborazione con Eni ampliandola anche alla formazione, con la costituzione di una specifica filiera su queste tematiche, arricchendo la collaborazione sugli ambiti di ricerca con gli aspetti legati all'energia che nasce dal mare".

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