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C'è Hamilton tra Vettel e il suo destino

Il tedesco l'anno prossimo potrebbe andare in Mercedes

Tiziano Carmellini
Tiziano Carmellini

Perché lo sport, come la vita, si può vedere e quindi raccontare anche da un'altra prospettiva

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C'è ancora una volta Hamilton sulla strada di Vettel. Nel futuro del tedesco che ha appena divorziato dalla Ferrari, con la quale trascorrerà un 2020 tutto da ridere con un contratto già scaduto e un successore (Sainz) già nominato, c'è di nuovo il sei volte campione del mondo Lewis Hamilton. L'inglese potrebbe non gradire quello che a Stoccarda è molto più di una voce, ossia l'arrivo dell'ex ferrarista sull'altro sedile della freccia d'argento che si libererà a fine 2020 con la scadenza del contratto di Bottas. Il finlandese (che ha fatto di tutto per farsi rinnovare il contratto ma ha ottenuto un solo anno di bonus) per Hamilton è il compagno di squadra ideale e anche al team avere uno che abbozza su tutto, non fa mai il muso e alla fine dice sempre di sì, fin qui è andato benissimo. Ma a Stoccarda c'è che sogna il completamento dell'opera, ossia vedere sul tetto del mondo una monoposto tedesca guidata da un pilota tedesco. Ci avevano già provato con Schumacher, anzi era quello che avrebbero voluto fare, se Michael non avesse fatto quello che ha fatto a bordo di una Ferrari. Schumi dopo aver vinto cinque titoli con la rossa di Maranello ed essersi ritirato a fine 2006, era tornato in pista a 41 anni proprio con la Mercedes ma era stata più una questione di marketing e affetto che non una vera e propria sfida mondiale. Ora alla casa della Stella a tre punte serve invece un pilota tedesco in grado di vincere un mondiale in pista, uno che può mettere dietro tutti gli altri e Vettel, almeno sulla carta, potrebbe essere l'uomo giusto. Ammesso che riesca a svegliarsi dal brutto incubo vissuto in Ferrari che ha rischiato addirittura di farlo smettere con al Formula Uno: oggettivamente sarebbe stato troppo nonostante un'esperienza da dimenticare. Ma è chiaro che se il peso specifico di Hamilton continua ad essere questo (già così, figuriamoci se dovesse vincere anche il settimo mondiale in carriera sarebbe), convincerlo a far buon viso a cattivo gioco accettando di mettersi in casa un pilota veloce, testardo e ingombrante come Vettel, sarebbe a dir poco difficile. A Toto Wolff (che per Vettel ha sempre avuto un debole) il compito di risolvere il problema perché con due galli nel pollaio non si fa mai alba... Almeno in Formula Uno!

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