Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Blitz a Marassi, la Lazio non molla

Vittoria contro il Genoa per rispondere al successo della Juve: -1 dalla capolista

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

Vai al blog
  • a
  • a
  • a

Sedici vittorie e quattro pareggi in venti partite. La Lazio risponde al successo della Juve a Ferrara contro la Spal, supera il Genoa rigenerato dalla cura Nicola e si riporta a un solo punto dalla capolista. Prestazione da grande, con l’unico neo di non aver chiuso prima una partita controllata nonostante la veemenza degli avversari in lotta per non retrocedere. Apre Marusic dopo 1’40", raddoppia Immobile (27 gol in campionato), Cassata rimette tutto in gioco, Cataldi bissa la punizione telecomandata della Supercoppa, infine Criscito trasforma nel finale un rigore concesso dall’arbiro Maresca per un fallo di mano di Lazzari. Finisce 2-3, tre punti fondamentali per continuare a sognare e avvicinare finalmente il ritorno in Champions League dopo tanti tentativi andati a vuoto. Tra l’altro la Lazio ha raggiunto quota 59 punti vale a dire lo stesso punteggio finale della passata stagione tanto per evidenziare ancora di più i progressi di un gruppo forgiato negli anni da Inzaghi. A rendere ancora più importante questa vittoria su un campo maledetto per tradizione, ci sono le prove convincenti delle seconde linee. Vavro gettato nella mischia dopo lo stop nel riscaldamento di Acerbi, ha risposto mostrando qualità inattese, Patric si è confermato affidabile, così come Marusic è tornato ai livelli di due anni fa, quando senza problemi fisici, aveva disputato un’ottima stagione. Poi, Cataldi, entrato nel momento più difficile, ha trovato un’altra rete pesante e anche Jony ha giocato una partita sufficiente pure senza eccellere come i suoi colleghi che di solito vivono in panchina. E i big? Luis Alberto ha faticato un po’ ma poi è venuto fuori alla grande nella rirpesa così come Immobile bravo a timbrare il cartellino con il nono gol contro il Genoa, una delle vittime preferite. Milinkovic è andato a corrente alternata, sbagliando qualche passaggio di troppo per uno della sua tecnica. Caicedo e Leiva perfetti come al solito mentre Correa ha confermato di aver bisogno di una rete per ritrovare la cattiveria smarrita sotto porta. Tutto è bene quel che finisce bene anche perché il Genoa reduce da 8 punti nelle ultime quattro gare ha confermato di essere avversario pericoloso. Gli ex Behrami e Pandev sembrava si giocassero la finale della coppa del mondo e il pubblico genoano ha ribadito l’avversione totale per i quattromila tifosi laziali presenti a Marassi. Inzaghi può sorridere, la sua creatura costruita da Lotito e Tare, sta soprendendo e soprattutto non vuole mollare il sogno scudetto.

Dai blog