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Lazio perfetta contro il Genoa ma ora deve battere Rennes e Bologna

Prossimi due impegni decisivi per capire se la crisi è passata

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Milinkovic, Radu, Caicedo e Immobile: poker servito contro il Genoa del talismano Andreazzoli. Finisce 4-0 per la vecchia Lazio (nessun nuovo acquisto in campo all'inizio) una sfida senza storia con il coro della Nord «Aurelio uno di noi». Già, perché dopo la vittoria del 26 maggio nello storico derby in finale della Coppa Italia dove l'allora tecnico della Roma tenne in panchina Pjanic e Osvaldo, stavolta decide di affrontare a viso aperto la Lazio. Errore imperdonabile, mai concedere campo agli attaccanti biancocelesti, meglio difendere bassi e sperare nella luna storta di qualche tenore della Lazio. Niente da fare per il Genoa, Milinkovic e Luis Alberto, quando sono ispirati così, c'è poco da fare, però la tattica offensiva di Andreazzoli ha agevolato una squadra vogliosa di lasciarsi alle spalle la sconfitta di San Siro con la capolista Inter. Come detto, partita senza problemi per la banda Inzaghi, con il sinistro chirurgico di Milinkovic a indirizzare subito la sfida dopo pochi minuti. Il Var annulla lo splendido raddoppio di Luis Alberto in contropiede dopo l' assist di Immobile che aveva rifinito anche per la rete spaccapartita di Sergej. Serve il sinistro di Radu per chiudere col doppio vantaggio un primo tempo dominato nel quale, però, Strakosha (ieri cento presenze in serie A) aveva fermato Romero e Cassata con due interventi straordinari. Nella ripresa subito Pandev dentro (fischiatissimo) ma il cambio lo azzecca Inzaghi: dentro Caicedo per un Correa ancora alla ricerca della rete della svolta. Il «panterone» entra e segna un gol modello derby dello scorso marzo superando in uscita il portiere ospite imbeccato da Milinkovic. Sigillo di Immobile (azione inattesa di Luiz Felipe) che si porta con 5 gol in 6 gare in testa alla classifica marcatori e stavolta abbraccia Inzaghi. Entrano Parolo e Adekanye solo per presenza, Genoa impalpabile. Ora il Rennes giovedì in Europa League per rimettere in piedi il girone complicato dal capitombolo di Cluj, poi domenica la trasferta di Bologna per dare continuità a prestazioni e risultati finora contraddittori. La minicrisi non è dimenticata ma stavolta si è vista una bella Lazio che però deve essere continua. Solo così sarà veramente passata la nottata e potrà guardare al futuro con rinnovato entusiasmo.

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